TORINO. “Con orgoglio nella Storia”. Sono queste le parole scelte per caratterizzare il XXXI Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, a Torino, per celebrare i suoi 100 anni di storia.
Nacque infatti nel maggio 1923, su iniziativa di un Comitato promotore fondato dal Generale Luciano Bennati, con un gruppo di ufficiali reduci della Grande Guerra.
Il successivo 23 giugno 1923 si tenne a Roma, presso il Circolo Militare, un’Assemblea Generale (alla presenza di 55 Artiglieri di ogni grado) nel corso della quale vide appunto il sodalizio dell’Arma.
A un secolo di distanza, l’Associazione celebra questo lontano evento nella città che – sia pure ufficiosamente – l’ha ispirata.
Da oggi a domenica, Torino accoglierà circa 2 mila Artiglieri in servizio e in congedo, qui nella città che fu la prima Capitale d’Italia e ospitò il primo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.
Un evento dal grande valore storico, istituzionale e civile che è anche un’occasione di festa e di riflessione proprio oggi che l’artiglieria, anche quella italiana, è al centro del dibattito militare internazionale.
Il Raduno si svolge con il concorso dello Stato Maggiore dell’Esercito, grazie al quale è presente la Bandiera di Guerra dell’Arma d’Artiglieria e la Bandiera di Guerra del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”.
Inoltre, sarà presente una rappresentanza di ufficiali della Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Il Generale di Brigata Pierluigi Genta così saluta questo importante evento: “In qualità di presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia sono onorato di aprire il Raduno del centenario, che ripercorre idealmente la storia del nostro sodalizio, proprio qui a Torino dove l’Artiglieria è nata. Cento anni nei quali abbiamo tenuto in vita la cultura dell’Artiglieria, attraverso eventi, commemorazioni, conferenze, pubblicazioni, cerimonie varie”.
“Ma soprattutto – ha aggiunto – con i nostri Raduni abbiamo rafforzato la vicinanza che unisce tutti gli Artiglieri, sia quelli che hanno scelta la carriera militare sia quelli che hanno trascorso con l’Arma Dotta soltanto il periodo della leva. È grazie a questa vicinanza umana che abbiamo costruita la nostra storia. Sono quindi grato alla Regione Piemonte e alla Città di Torino, così come a tutte le istituzioni, a ogni livello, che hanno collaborato a questo grande evento, per l’impegno e l’entusiasmo che hanno posto nella sua lunga fase organizzativa”.
La Regione Piemonte ha risposto all’appello con particolare sensibilità agevolando il cammino preparatorio.
A rendere più solenne il Raduno e a ribadire la fraternità d’armi fra gli artiglieri europei, rappresentanze delle omologhe Associazioni d’Arma di Francia, Spagna, San Marino e Svizzera.
Questi i principali appuntamenti del programma.
Alle 16 di oggi nella Sala Colonne del Palazzo Municipale, il Professor Michele D’Andrea terrà la conferenza (a ingresso libero) dal titolo “Palle girate e altre storie: dietro le quinte della Grande Guerra”, pensata come momento di incontro a carattere divulgativo fra l’Artiglieria e la città di Torino.
Domani, nel Mastio della Cittadella, alle ore 11 sarà presentato il francobollo commemorativo emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Seguirà la presentazione della bozza del volume Storia della Artiglieria italiana dal 1976 al 2000, scritto dal Colonnello Antonio Gelao e che va ad aggiungersi ai volumi del Generale Carlo Montù sulla storia dell’Artiglieria dalle origini al 1955, e al volume del Generale Luigi Stefani che ha invece documentato il periodo dal 1956 al 1975.
Alle ore 16,30, l’Alzabandiera presso il Monumento all’Artigliere sancirà l’inizio del Raduno, seguito dalla deposizione di una Corona presso detto Monumento, e presso quello all’Artigliere da Montagna.
Alle ore 18,30 si terrà in Duomo la Santa Messa, in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, officiata da Sua Eminenza Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare di Torino.
Alle 20,30, la Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino terrà un concerto per la cittadinanza in Piazza Castello.
Domenica 18 alle 9,30, le Sezioni dell’Associazione con i Labari, il Reparto Militare in armi e le rappresentanze della Marina, dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza, insieme a quelle delle altre associazioni d’arma, sfileranno in parata da Piazza San Carlo a Piazza Castello, dove alle 10,30 si svolgerà la Cerimonia celebrativa del Raduno e della Festa dell’Arma di Artiglieria (la cui ricorrenza è stata ieri).
All’evento prenderanno parte le seguenti alte autorità militari: il Generale di Corpo d’Armata, Carlo Lamanna Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito (in rappresentanza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino) e il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Caravelli, Decano dell’Arma Artiglieria.
Dopo lo schieramento dei Labari, dei reparti e delle sezioni, saranno resi gli onori al Medagliere e alla Bandiera dell’Arma Artiglieria, alla Bandiera d’Istituto della Scuola di Artiglieria contraerei di Sabaudia, alla Bandiera di Guerra del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”, e ai Gonfaloni delle Città di Torino, Asti e Biella, decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Seguiranno le allocuzioni del presidente nazionale dell’Associazione Artiglieri d’Italia, del presidente della Regione Piemonte, dell’assessore Pentenero e del Generale Lamanna.
La consegna della Stecca al delegato dell’Associazione del Friuli Venezia Giulia (che ospiterà il Raduno Nazionale del 2025), chiuderà la cerimonia.
Il Raduno sarà invece ufficialmente chiuso nel pomeriggio alle 17, con l’Ammainabandiera presso il Monumento all’Artigliere.
BANDIERA DELL’ARMA DI ARTIGLIERIA
La Bandiera dell’Arma d’Artiglieria è stata concessa per Regio Decreto il 23 dicembre 1900. Affidata in custodia al Reggimento di Artiglieria più anziano della piazza di Roma venne tenuta dal 3° Reggimento da fortezza prima e quindi, allo scioglimento di questa unità nel 1926, dal 13° Reggimento artiglieria da campagna “Granatieri di Sardegna”.
Nel 1936 la Bandiera torna all’Ispettorato dell’Arma che l’aveva avuta già dal 1900 al 1903. Il 25 ottobre 1947 a seguito della riforma istituzionale, la nuova Bandiera senza il simbolo di Casa Savoia viene data alla Scuola di Artiglieria di Bracciano che ancor’ oggi la custodisce.
Fra le Medaglie al Valor Militare che decorano la Bandiera, quella d’Oro per il 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”. Tale Medaglia, il 16 dicembre 1966 tornerà sulla Bandiera del Reggimento, data in custodia “temporanea” al ricostituito Gruppo artiglieria paracadutisti.
Il Drappo, logorato dal tempo verrà sostituito nel 1986 in occasione del 15 giugno, ricorrenza della battaglia del Solstizio e festa dell’Arma d’Artiglieria.
È insignita delle seguenti decorazioni: Ordine Militare d’Italia (Guerra d’Etiopia, Regio Decreto 27 gennaio 1937); Medaglia d’Oro al Valor Militare (Prima Guerra d’Indipendenza, Regio Decreto 31 luglio 1849); Medaglia d’Oro al Valor Militare (Guerra di Libia, Regio Decreto 19 gennaio 1913); Medaglia d’Oro al Valor Militare (Prima Guerra mondiale, Regio Decreto 5 giugno 1920); Medaglia d’Argento al Valor Militare (Seconda Guerra d’Indipendenza, Regio Decreto 16 gennaio 1860); Medaglia di Bronzo al Valor Militare (Prima Guerra d’Indipendenza, Regio Decreto 7 giugno 1848).
IL MOTTO DELL’ARTIGLIERIA (PRESUNTA ORIGINE)
Bollettino N.4 del 1849. Per espressa volontà di Sua Maestà viene conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma d’Artiglieria. “Sua Maestà volendo che le prove di coraggio e di amor patrio date dalle sue truppe negli ultimi fatti d’armi della Sforzesca, di Mortara e Novara, nonché a Casale, a Genova e nel Veneto non rimangano senza rimunerazione […] ha determinato di concedere le qui appresso descritte ricompense [..] La concessione della Medaglia d’oro al Valore all’Arma di Artiglieria è così motivata: “Per l’ottima condotta tenuta sempre e dovunque dall’Artiglieria”.
LO STEMMA ARALDICO ATTUALMENTE IN USO
Lo stemma araldico è costituito da uno Scudo Sabaudo in cuore ad un aquila di nero dal volo abbassato lingua di rosso, armata e rostrata d’oro, coronata con corona Reale poggiante su due cannoni d’oro posti in croce di S. Andrea.
Motto su lista d’azzurro: “Sempre e Dovunque”.
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