TRIESTE. Alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani, oggi a Trieste, si è svolta la cerimonia di giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica del 220°corso di formazione per allievi agenti, iniziato il 7 dicembre 2022.
In Piazza Unità d’Italia hanno prestato giuramento 304 agenti in prova che hanno iniziato la loro formazione presso il Centro Addestramento Polizia di Stato di Cesena e che, dopo gli eventi alluvionali del 16 maggio scorso, sono stati ospitati presso la Scuola Allievi Agenti “Vincenzo Raiola” di Trieste, ove hanno concluso il loro percorso formativo.
Contemporaneamente si sono svolte le cerimonie di giuramento degli allievi agenti presenti presso gli Istituti di istruzione della Polizia di Stato di Abbasanta, Brescia, Pescara, Piacenza e Spoleto.
Il prossimo 21 giugno gli agenti in prova del 220° corso saranno assegnati alle rispettive sedi di servizio per l’inizio del tirocinio applicativo.
Il ministro Piantedosi, rivolgendosi agli allievi, ha sottolineato il valore del giuramento.
“Giurare – ha detto – significa legarsi, significa creare un vincolo da cui non è possibile sciogliersi se non tradendo l’impegno assunto. L’orgoglio che provate oggi indossando questa divisa dovrà essere il motore che vi porterà a cercare sempre di migliorare perché da oggi migliorare voi stessi significherà migliorare la vita delle persone”.
Il ministro ha poi ricordato agli allievi che l’autorità di cui sono “investiti si esercita suscitando la fiducia nei cittadini e rendendosi credibili ai loro occhi; chi tradisce la propria missione con comportamenti che oltraggiano la dignità umana semplicemente non è un poliziotto”
Il capo della Polizia Vittorio Pisani, nel suo intervento, ha voluto sottolineare il ruolo svolto dalle famiglie degli allievi, ringraziandole per i valori che hanno trasmesso ai figli che da oggi dedicano la loro vita lavorativa al servizio del Paese.
Il Prefetto Pisani si è poi rivolto agli allievi ricordando che “il valore sociale del nostro servizio si concretizza proprio nel rapporto quotidiano con il cittadino che vedrà in voi lo Stato a cui sono stati affidati i suoi bisogni più importanti”.
“Ogni cittadino – ha aggiunto – va ascoltato con attenzione e non può essere banalizzata nessuna richiesta d’aiuto, perché c’è sempre qualcosa di più e di migliore che può essere fatto per far sentire al sicuro le persone” sottolineando che “il rispetto dei diritti fondamentali delle persone nei cui confronti eserciterete le vostre funzioni è un dovere assoluto”.
Il capo della Polizia ha infine dedicato un commosso ricordo per la tragica scomparsa di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, che proprio a Trieste hanno perso la vita in uno scontro a fuoco durante lo svolgimento del servizio.
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