Esercito: avvicendamento al comando dell’Operazione “Strade Sicure” a Roma. La Brigata Granatieri di Sardegna cede le consegne alla Brigata Bersaglieri Garibaldi

ROMA, Nei giorni scorsi, presso la caserma “Gandin” di Roma, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, si è tenuto, alla presenza del Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Divisione Andrea Di Stasio, l’avvicendamento al Comando del Raggruppamento “Lazio- Abruzzo”, tra il Generale di Brigata Giuseppe Diotallevi ed il parigrado Daniele Cesaro.

Il Generale di Divisione Andrea Di Stasio com i Comandanti della Granatieri di Sardegna e della Garibaldi

Questo passaggio di consegne ha sancito, dopo più di 13 mesi, il trasferimento della responsabilità dell’Operazione “Strade Sicure”, dalla Brigata “Granatieri di Sardegna” alla Brigata Bersaglieri “Garibaldi”.

Un militare del 1° Reggimento della Brigata Granatieri presidia il sito Arco di Costantino

Più di 1.500 gli uomini e le donne dell’Esercito che hanno garantito giornalmente, con presidi fissi e dinamici, la sicurezza di circa 120 siti sensibili quali stazioni ferroviarie ed aeroporti, siti diplomatici, tribunali e luoghi di culto, siti UNESCO e monumenti di interesse storico della Capitale.

Nel primo semestre di quest’anno i militari del Raggruppamento hanno identificato oltre 500 mila persone e controllato più di 186 mila veicoli, effettuando interventi di Ordine pubblico e di soccorso a favore della popolazione e contribuendo con le Forze dell’Ordine anche alla sicurezza dello svolgimento delle numerose attività giubilari e a quelle relative alle esequie del Santo Padre e al Conclave svoltosi a Roma nello scorso mese di maggio. Risultati raggiunti che sono stati riconosciuti dalle Autorità locali conquistando il plauso dei cittadini.

Una pattuglia presidia la Basilica di Santa Maria Maggiore

Di fondamentale importanza è stato l’addestramento e la preparazione del personale impiegato in Operazione “Strade Sicure” che durante il proprio mandato ha impiegato, in diverse occasioni, oltre alle nozioni di primo soccorso e BLS (basic life support) anche le tecniche di autodifesa MCM (Metodo di combattimento militare) per immobilizzare il personale non collaborativo, garantendo al contempo ai militari di operare in condizioni di sicurezza e tempestività.

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