PASSO FEDAIA – CANAZEI (TRENTO). Si è conclusa oggi l’esercitazione “Stella Alpina” che ha visto addestrarsi per oltre due settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da Reparti altamente specializzati.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha assistito all’attività e rivolgendosi agli uomini e alle donne protagonisti dell’esercitazione ha sottolineato: “In pochissimi mesi avete fatto passi da gigante. Alcune delle attività che abbiamo visto oggi, fino a poco tempo fa, non esistevano. Non potevamo nemmeno parlare di bolla tattica cioè la capacità di difenderci nello spettro elettromagnetico, e ora possiamo farlo. Oggi avete dimostrato capacità che ci mettono ai primi posti nel mondo, e questo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Esercito e le aziende italiane. È infatti cruciale avere catene di approvvigionamento interne e affidabili. Questo ci dà un’autonomia strategica che è essenziale per il nostro futuro”
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello prima di dare avvio all’esercitazione ha ricordato come “le operazioni di combattimento odierne hanno mutato forma e schemi sul campo. Da un lato abbiamo capacità e sistemi d’arma che ben conosciamo e sappiamo impiegare, ma che vent’anni di operazioni di supporto alla pace avevano messo nei depositi: carri, artiglierie, mezzi blindati; a questi si aggiungono forme di conflitto quasi dimenticate, come il combattimento in trincea e i campi minati”.
“Dall’altro lato – ha aggiunto – ci sono l’impiego di tecnologie avanzate come droni, missili ipersonici, munizioni intelligenti, sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico, nel dominio cibernetico e attraverso quello spaziale”.
In sintesi, un condensato di passato – il conflitto convenzionale su larga scala – e futuro – i domini emergenti e la tecnologia digitale – che pone allo strumento militare terrestre sfide decisamente complesse per fronteggiare le quali l’Esercito Italiano deve essere pronto.
I valori rappresentano le nostre regole di vita, l’impegno che ognuno di noi ha assunto giurando fedeltà alla Repubblica al cospetto del tricolore. Sono racchiuse nelle stellette cucite sui nostri baveri. Le rispettiamo sino al sacrificio estremo!
“L’addestramento – ha concluso il Generale Masiello – si estrinseca nel duro impegno quotidiano che poniamo per essere sempre pronti e all’altezza delle aspettative che il Paese ripone nelle sue Forze Armate. La tecnologia è il collante della cooperazione fra moderne unità di combattimento – ovviamente in un’ottica interforze e multidominio – per il conseguimento degli obiettivi militari attraverso, a parità di altri fattori, una superiore capacità di ingaggio e di difese”.
L’Esercitazione “Stella Alpina 24” è stata programmata per mostrare il processo di adeguamento capacitivo e di innovazione tecnologica che l’Esercito sta portando avanti, in chiave multi-dominio, per far fronte alle minacce degli attuali scenari di guerra e alle sfide connesse con le nuove frontiere di confronto.
Tra gli obiettivi principali dell’esercitazione da sottolineare il dispiegamento di sistemi, mezzi ed equipaggiamenti appena entrati in servizio o in via di acquisizione, per adattare lo strumento militare terrestre ai nuovi paradigmi di gestione dei conflitti e ai nuovi modi di combattere in un’ottica tecnologica e digitale.
Nelle attività addestrative è stato svolto un atto tattico finalizzato alla riconquista di una Diga, condotto con capacità di combattimento convenzionali, affiancate e supportate dalle principali innovazioni tecnologiche protagoniste della trasformazione dell’Esercito.
In particolare, l’integrazione delle capacità che operano nell’ambiente cibernetico con quelle dello spettro elettromagnetico si sono dimostrate determinanti per riuscire a mantenere il vantaggio strategico rispetto a potenziali avversari con pari capacità di combattimento.
Protagonista della gestione delle nuove tecnologie è stato il neo-costituito 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”, che, ha realizzato una rete combat e una bolla tattica multi-dominio, cioè una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica, per salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni tra di essi e conseguire la superiorità Cyber e di gestione dello spettro elettromagnetico.
La “bolla tattica” permette di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria e Genio della Brigata Alpina “Julia”, Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi ed elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito.
Sistemi a pilotaggio remoto aerei, terrestri e acquatici, nuove tecnologie di comunicazione satellitari, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma o remotizzata, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di Comando e Controllo avanzati rappresentano la nuova dimensione di un Esercito sempre più tecnologico e proiettato nel futuro.
PER APPROFONDIRE
Il Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta dell’Esercito Italiano AW 249 è il primo e unico elicottero da combattimento occidentale completamente nuovo.
E’ il risultato della stretta collaborazione tra il Ministero della Difesa italiano e Leonardo, pensato e sviluppato in risposta all’evoluzione dei requisiti operativi della Forza Armata.
Denominato AH-249A NEES – Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta – ‘Fenice’, si tratta dell’unico elicottero da combattimento occidentale di nuova progettazione, in sviluppo per soddisfare nuovi e rigorosi requisiti operativi per i prossimi 30 anni e oltre. Esso beneficia di capacità e tecnologie attualmente non disponibili altrove nel mondo, dimostrandosi in modo assolutamente unico un ponte ideale verso la graduale evoluzione dell’ala rotante in ambito militare.
In risposta ad uno scenario in rapida evoluzione l’AW249 presenta un’architettura completamente aperta con un significativo potenziale di ulteriore crescita sistemica e capacità di adattamento per soddisfare importanti requisiti di mercato.
In aggiunta ad elevate prestazioni (velocità, raggio d’azione, margini di potenza e carico, condizioni in presenza di alte temperature e in quota, manovrabilità e volo a bassissima quota senza confronti), tra le capacità centrali dell’AW249 c’è anche la possibilità di essere pienamente integrato e interoperabile in un moderno contesto multi-dominio (aria-terra-mare-spazio-cyber). L’AW249 è dotato di un’avanzata interfaccia cockpit con ampio display digitale e capacità touch screen e riconoscimento dei gesti disponibili per i due posti in tandem e un sistema di gestione della missione (Battle Management System) altamente sofisticato sviluppato da Leonardo.
I display e un moderno casco per il pilota permettono all’equipaggio di accedere rapidamente alle nformazioni considerate critiche per il volo, la navigazione e la missione fornite da molteplici sensori e da connettività avanzata.
L’AW249 può svolgere diverse missioni tra cui scorta, supporto ravvicinato e interdizione.
L’elicottero può anche agire per acquisire informazioni nell’ambito di un sistema C4 (ISTAR – intelligence, surveillance, target acquisition, and reconnaissance / intelligence, sorveglianza, acquisizione del bersaglio e ricognizione), utilizzando i suoi sistemi di sorveglianza (propri o di unità cooperanti) su un territorio, identificare unità di terra (amiche o nemiche) per suo uso al fine di trasmettere informazioni attraverso canali sicuri verso il centro di comando e controllo.
In tal modo l’AW249 si avvale di capacità avanzate di collaborazione operativa con sistemi a pilotaggio remoto. Potenti motori permettono operazioni nelle condizioni più estreme, ed è prevista fin dall’inizio la possibilità di impiego in modalità imbarcata.
L’AW249 è equipaggiato con diversi sistemi d’arma comprendenti razzi guidati e non guidati da 70 mm, missili aria-aria a guida all’infrarosso, missili aria-superficie e un cannone da 20mm a tre canne rotanti.
La sua straordinaria capacità di sopravvivenza si basa su un avanzato sistema di autoprotezione, unitamente a blindature per i posti e a serbatoi per il carburante dotati di tolleranza balistica, resistenza strutturale agli impatti e ridotta osservabilità, in aggiunta alla superiore consapevolezza della condizione operativa assicurata dalla sua capacità di navigazione e di integrazione/fusione delle informazioni provenienti dai diversi sensori.
L’AW249 prevede anche capacità di simulazione digitale e servizi allo stato dell’arte per supporto tecnico e addestramento, beneficiando tra l’altro di simulazione di missione e realtà virtuale ad alta fedeltà così come di manutenzione prescrittiva attraverso la raccolta e l’analisi di dati.
L’AW249 racchiude in sé i fattori chiave, vincenti e abilitanti identificati da Leonardo nella sua strategia di difesa e sicurezza: digitalizzazione e con un forte impiego di tecnologie di Intelligenza Artificiale, connettività in uno scenario multi-dominio/netcentrico, protezione cyber, elevata autonomia operativa, capacità di operazioni collaborative con sistemi a pilotaggio remoto. Tutto questo pienamente integrato in un sistema avanzato che si avvale del meglio della posizione competitiva dell’azienda nel campo del volo verticale e dell’elettronica.
Ecco perché anche questo può rivelarsi un settore nel quale Leonardo può contribuire ad un sforzo di coordinamento più forte in Europa. Le caratteristiche e le possibilità offerte dall’AW249, il cui2 contenuto industriale è per l’80% concentrato in Europa, rappresentano una proposta di valore altamente competitiva anche per il mercato internazionale.
Con l’AW249 Leonardo ha raggiunto la vetta, probabilmente superando persino le aspettative, del proprio know- how in campo elicotteristico. Con questo programma è stato possibile dimostrare come si possa anticipare il futuro con nuove tecnologie e capacità di missione, rendere disponibile oggi ciò che sarà impiegato più diffusamente in futuro, a beneficio dell’utente finale. La collaborazione con l’Esercito Italiano, la sua visione lungimirante e i chiari requisiti espressi sono stati fondamentali per questo progetto.
Con un peso massimo al decollo di 8,3 tonnellate, l’AW249 è stato sviluppato per sostituire la flotta di elicotteri AW129 dell’Esercito, prossima alla fine del suo ciclo di vita.
Un prototipo di AW249 ha compiuto il suo primo volo nell’estate 2022. Quattro prototipi sono stati costruiti fino ad oggi.
L’avvio delle consegne della macchine di produzione è previsto a partire dal 2027. L’AW249 è disponibile per il mercato export grazie alle sue straordinarie
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