Viterbo. Hanno giurato, ieri, fedeltà alla Repubblica nella Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo i 109 allievi Marescialli, dei quali 13 donne, appartenenti al XXI corso “Esempio”.

Il giuramento degli allievi Marescialli
Gli allievi hanno gridato “Lo Giuro!” alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, del comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, del comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, Generale di Brigata Pietro Addis, e delle principali autorità civili, religiose e militari.

Il Generale Farina passa in rassegna lo schieramento degli allievi Marescialli
Significativa e molto sentita la partecipazione dei familiari degli allievi, provenienti da tutta Italia, che hanno preso parte all’emozionante cerimonia.
Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, rivolgendosi a loro ha ricordato la solennità del giuramento appena prestato e “i principi di amor di Patria, onore e senso del dovere su cui si fonda l’agire dell’Esercito e che devono guidare i futuri sottufficiali nel servire il Paese ed i cittadini tutti”.

L’intervento del Generale Farina
Ha, inoltre, sottolineato quanto la “Forza Armata, oggi, necessiti di Marescialli determinati, responsabili del proprio team, capaci di assumere decisioni tempestive e di trasmettere entusiasmo al proprio personale attraverso una competenza professionale ad ampio spettro”.
Nel corso del triennio formativo, la Scuola di Viterbo forma i futuri comandanti di plotone, una figura professionale che racchiude in sé sia competenze umanistiche, per una corretta gestione delle risorse umane, sia competenze tecniche, per il migliore utilizzo degli strumenti tecnologici, fondamentali per il “soldato sicuro” del Terzo millennio.
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