Di Ferdinando Ceglia
Pistoia. Nei giorni scorsi nelle zone lancio di Ampugnano (Siena) e Lajatico (Pisa) gli esploratori paracadutisti, provenienti dalle diverse unità della Brigata “Folgore”, hanno condotto uno specifico addestramento aviolancistico a premessa del futuro corso HAHO (High Altitude High Opening).
I lanci, avvenuti da quote superiori ai 3000 metri,sono stati effettuati utilizzando, quali vettori aerei, un C 27 J “Spartan” dell’Aeronautica Militare e un elicottero CH47 del 1° reggimento AVES “Antares”. L’attività aviolancistica è stata pianificata, coordinata e condotta dal nucleo istruttori TCL (Tecnica Caduta Libera) del Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) di Pisa
L’alta quota di lancio, con apertura del paracadute subito dopo aver lasciato l’aeromobile,permette agli esploratori paracadutisti di “percorrere” fino a 15 chilometri di distanza orizzontale, navigando tramite sistemi GPS, fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Il lancio
Dal punto di vista tattico la capacità HAHO permetterà a queste unità di essere più efficaci nella delicata fase di inserzione nell’area di operazione e nell’avvicinamento all’obiettivo semplificando le successive fasi di osservazione e riporto di dati informativi tipiche dei reparti dedicati all’esplorazione.
I plotoni esploratori paracadutisti della Brigata Folgore sono composti da personale selezionato e sottoposto a specifico corso di formazione. Dopo un intenso iter formativo gli esploratori acquisiscono le capacità di sfruttare la caratteristica principale della propria specialità, l’aviolancio, anche in ambienti che presuppongono una specifica preparazione come quello montano e anfibio.
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