EUNAVFORMED SOPHIA, sequestro di armi nel Mediterraneo

di Viviana Passalacqua

 

E’ datato lunedì 1 maggio il sequestro di armi avvenuto in acque internazionali a bordo di EL MUKTHAR, motonave battente bandiera libica.

Nell’ambito dell’operazione Sophia EUNAVFOR MED, la nave tedesca Rhein ha effettuato un’ispezione, rinvenendo diversi tipi di armi, tra cui mitragliatrici, fucili AK47, proiettili RPG, lanciatori RPG, bombe da mortaio e munizioni, tutte sequestrate per essere controllate, contate e poi smaltite da personale militare.

Al riguardo, ogni prova relativa al trasporto illegale verrà trasmessa alle autorità competenti degli Stati membri e agli organismi di settore dell’Unione europea, mentre una relazione sulla questione sarà sottoposta al comitato delle sanzioni delle Nazioni Unite.

Il tutto, sotto l’egida della risoluzione 2292 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (2016), che condanna i flussi di armi da o verso la Libia e autorizza gli Stati membri che agiscono a livello nazionale o attraverso organizzazioni regionali ad effettuare controlli e sequestrare o deviare navi sospette.

Lanciata il 22 giugno 2015 allo scopo di incrementare gli sforzi dell’UE per bloccare il business del traffico umano nel Mediterraneo meridionale centrale, a partire dallo scorso ottobre EUNAVFOR MED Operation Sophia svolge due compiti aggiuntivi: la formazione della Marina e della guardia costiera libiche e l’attuazione dell’embargo sulle armi al largo della costa interessata.

Finora, in tutto, Operation Sophia ha effettuato l’arresto di 109 fra contrabbandieri e trafficanti e il sequestro di 422 barche utilizzate da organizzazioni criminali. Quanto all’embargo sulle armi voluto dalle Nazioni Unite, sono state 530 le operazioni portate a termine, tra cui 45 approcci amichevoli, 7 indagini di bandiera e due ispezioni.

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