Festa dell’Esercito Italiano, le medaglie, le croci e gli encomi solenni a cinque militari

Roma. Nella cerimonia per i 156 anni di istituzione dell’Esercito Italiano, ieri a Roma, sono state consegnate a cinque ufficiali, sottufficiali e graduati medaglie, croce al merito ed encomi solenni.

Su decreto del ministro della Difesa, Roberta Pinotti è stata concessa una medaglia d’argento al valore dell’Esercito al sergente Gabriele Pizzichetti che, in qualità di sottufficiale tecnico operativo ed impiegato come mitragliere di elicottero da trasporto, il 5 gennaio 2014 a Shindand (Provincia di Herat, Afghanistan) durante l’infiltrazione di Forze speciali italiane ed afghane “nonostante l’aeromobile fosse bersagliato da pesante fuoco nemico, dimostrava eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo”. Individuava, si legge nella motivazione, “prontamente la sorgente di fuoco, incurante dei proiettili che lambivano il velivolo” e proteggeva con il fuoco di copertura “le operazioni di reimbarco del personale dispiegato sul terreno, esponendo con il suo ardito operato la propria vita a manifesto rischio”.

 

Il Presidente della Repubblica consegna la medaglia d’argento al valore dell’Esercito al sergente Gabriele Pizzichetti

La medaglia è stata consegnata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha poi consegnato al capitano Tommaso Di Prima una croce d’argento al merito dell’Esercito perché, nel 2013, sempre in Afghanistan come “comandante di compagnia effettuava brillantemente il presidio delle principali vie di comunicazione  nel pericoloso distretto di Bala Baruk, reagendo con perizia e coraggio, alla testa del suo personale ai continui attacchi degli insorti, garantiva in tal modo la libertà di manovra nella propria ara di responsabilità, riscuotendo ammirazione e lusinghieri apprezzamento da parte di unità della coalizione”.

Consegnata al capitano Tommaso Di Prima una croce d’argento al merito dell’Esercito

Croce di bronzo al merito dell’Esercito al capitano Vincenzo Martella perché, sempre nel 2013, a Takht-e-Mamzan (Provincia di Farah, Afghanistan) come comandante delle Forze speciali “si distingueva per l’incisiva ed efficace azione di comando durante la condotta della rischiosa e complessa operazione Zindom e Janobee 29”. In particolare. è scritto nella motivazione, “impiegava con coraggio ed energica lungimiranza i propri assetti, in stretta sinergia con le unità delle Forze Speciali afghane, contribuendo alla cattura di pericolosi elementi appartenenti all’insorgenza e al sequestro di ingenti quantitativi di armi e munizionamento”.

Croce di bronzo al merito dell’Esercito al capitano Vincenzo Martella 

Sia il capitano Tommaso Di Prima che il capitano Vincenzo Martella appartengono allo stesso corso dell’Accademia Militare di Modena (il 183° “Lealtà”) dal quale proveniva il maggiore Giuseppe La Rosa, ultimo caduto in
Afghanistan, così come ha ricordato lo stesso ministro nel suo discorso.

Encomio solenne per il caporal maggiore capo scelto Luciano Coralluzzo, il quale lo scorso anno mentre era impiegato in un’attività di controllo al monastero ortodosso di Visoki a Decane (Kosovo) “con straordinaria determinazione – è stato scritto nella motivazione -coadiuvava il proprio comandante di squadra nel fermare un veicolo civile sospetto giunto in prossimità dell’ingresso principale del situo religioso”. Dopo il controllo del mezzo, occupato da quattro persone di etnia kosovaro-albanese furono ritrovati un kalashnikov, una pistola e molte munizioni. Il caporal maggiore capo scelto Coralluzzo, dunque, “constatata la potenziale pericolosità della situazione si adoperava efficacemente per impedire la fuga dei quattro, contrastandone inoltre il tentativo di impugnare le armi rinvenute nel veicolo, consentendo successivamente alla Polizia kosovara di trarre in arresto i sospetti e di procedere al sequestro delle armi e della munizioni”.

Encomio solenne per il caporal maggiore capo scelto Luciano Coralluzzo

Infine, un altro encomio solenne è stato concesso al caporale maggiore scelto, Simone Orrù impiegato nell’Operazione Strade Sicure nella Capitale. Il militare, mentre stava operando in tre luoghi ritenuti molto sensibili come le stazioni delle metropolitane di Colosseo, Cavour e Flaminio assicurava alcune persone “rei di misfatti alle Forze dell’ordine”, rinvenendo armi bianche, di grossa dimensione e sostanze stupefacenti.

Altro encomio solenne è stato concesso al caporale maggiore scelto, Simone Orrù

Il caporal maggiore scelto ha dimostrato con la sua capacità operativa la grande importanza che riveste un’Operazione come Strade Sicure per i cittadini e per i turisti che vengono a visitare le nostre città d’arte ed io vari luoghi del Paese.

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