Festa Esercito Italiano, ministro Pinotti: “Vigoroso impulso politico per rafforzare la sicurezza e la difesa comune”

Roma. “Credo che nella storia del nostro Paese, il 4 maggio 1861, sia una data da ricordare con maggiore attenzione, anche se in modo diversamente rilevante, ha contribuito ugualmente a comporre la trama della vita del nostro Paese, della nostra storia”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo ieri a Roma alla cerimonia per il 156° anniversario di costituzione dell’Esercito italiano.

il ministro della Difesa, Roberta Pinotti con il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano

A partire dal 1946, l’Esercito ricostituito secondo i dettami della Costituzione repubblicana ha aggiunto il ministro, esso è stato sempre in prima linea “per sostenere l’onere numerico più consistente rispetto ad uno sforzo complessivo delle nostre Forze Armate quotidianamente impegnate sia in Patria, in delicati interventi di pubblica utilità, sa fuori dai confini nazionali, in complesse missioni a difesa della pace e della stabilità globale”. Missioni dove è stata consolidata la leadership italiana come quella KFOR in Kosovo (dal 2013), EUTM in Somalia (dal 2014) e UNIFIL in Libano (dal 2007 al 2010 e dal 2011 ad oggi).

Ancora riguardo alle missioni internazionali, la Pinotti nel suoi discorso ha ricordato come il Governo abbia confermato, per il 2017, un cospicuo impegno delle nostre Forze Armate; 6.900 impiegati in 31 missioni in 20 Paesi.

A questi numeri, ha precisato la Pinotti, si aggiungono “2.900 unità per incrementare il contingente già destinato alle esigenze di prevenzione e contrasto alla criminalità e al terrorismo in occasione del G7 che si terrà a Taormina il prossimo 26 maggio”.

Per il Governo i cardini dell’impegno delle Forze Armate sono il contrasto al terrorismo internazionale “che – ha spiegato il ministro della Difesa – continua a rappresentare la minaccia più gravide per la sicurezza internazionale, la stabilizzazione dell’area mediterranea, soprattutto per quanto riguarda lo scenario libico, la condivisione degli impegni con gli alleati nell’Unione Europea, per l’ineludibile esigenza di dare un più vigoroso impulso politico al rafforzamento della sicurezza e della difesa comune”.

Ci sono poi gli impegni dell’Alleanza atlantica, anche in considerazione della “riconosciuta rilevanza – ha concluso la Pinotti – dell’Italia in ambito alleato che ha trovato ulteriori e unanimi riconoscimenti con la costituzione dell’hub NATO per il sud, basato a Napoli”.

Si tratta di impegni che vedono il nostro Paese in prima linea dotato di uno strumento militare moderno, efficiente ed equilibrato nelle sue componenti, così come già delineato nel Libro Bianco per la Difesa e la Sicurezza internazionale, dove l’Esercito è un importante tassello.

PER APPROFONDIRE

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SERGIO MATTARELLA

http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=2775

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