Guardia Costiera: organizzato ad Ortona, in provincia di Chieti, un evento per celebrare i 160 anni del Corpo. L’Ammiraglio Liardo auspica una sempre maggiore presenza di infrastrutture alloggiative sul territorio allo scopo di agevolare il personale

Di Fabrizio Scarinci

ORTONA (CHIETI). Il passato e le tradizioni sono fondamentali ma preparare il futuro è altrettanto importante.

È questo, in sintesi, il principale filo conduttore emerso nel corso dell’evento “160 anni di Storia. Gli scenari futuri”, tenutosi ad Ortona, in provincia di Chieti, su iniziativa dell’associazione culturale “The International Propeller Clubs” e della sua branca locale, Propeller Club Abruzzo – Porto di Ortona, allo scopo di celebrare il 160° anniversario della Guardia Costiera.

Un momento dell’evento

Coordinato dal direttore della rivista “Porti e Interporti” Maurizio De Cesare, l’incontro ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, del Senatore Etel Sigismondi, del Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Sergio Liardo, del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, del Sindaco di Ortona, Angelo di Nardo, del Prefetto Gaetano Cupello, del Vicario del Questore Pierfrancesco Muraglia, del Presidente del Propeller Club Abruzzo – porto di Ortona, Euclide di Pretoro, del Presidente dell’International Propeller Club Italia Umberto Masucci, intervenuto da remoto allo scopo di porgere i suoi saluti e ricordare le iniziative dell’Associazione nel corso dell’anno, del docente di infrastrutture e logistica Ugo Patroni Griffi, del docente di Diritto della Navigazione Massimo Campailla, del Direttore Marittimo di Abruzzo e Molise, C.V. (CP) Daniele Giannelli, dell’Ammiraglio Enrico Moretti, parte del Direttivo del Propeller Club Abruzzo, e di diverse altre personalità appartenenti alle Forze dell’ordine e al tessuto istituzionale locale.

Foto di gruppo del personale della Guardia Costiera presente all’evento

In seguito ai saluti istituzionali si sono avuti gli interventi dell’Ammiraglio Liardo, dell’Ammiraglio Moretti, del Capitano Giannelli, del Presidente Garofalo e dei due docenti Patroni Griffi e Campailla, che hanno avuto modo di affrontare numerosi argomenti sia di carattere storico, sia di carattere operativo e gestionale.

Nello specifico, particolare risalto è stato dato all’evoluzione delle funzioni del Corpo, al rapporto fra Autorità Marittima e Autorità di Sistema Portuale, all’organizzazione dei servizi portuali alla luce del Codice della Navigazione e delle normative Europee e ad alcune tematiche di interesse più specificatamente locale, come, ad esempio, le problematiche tecnico-organizzative di maggior rilievo che caratterizzano i porti di Abruzzo e Molise.

Ad arricchire l’evento anche alcuni contributi audiovisivi, incentrati sia sulla lunga e prestigiosa Storia del Corpo, creato, come noto, con un Regio Decreto del 20 luglio 1865, sia sullo svolgimento delle sue numerose attività di ricerca e soccorso, di ausilio alla sicurezza della navigazione, di polizia marittima e di tutela dell’ambiente marino.

In tale contesto, particolare rilievo hanno assunto le parole dell’Ammiraglio Liardo, che ha ricordato come, al fine di assolvere di portare avanti i propri compiti e proseguire con la sua importante tradizione al servizio dello Stato, il Corpo debba necessariamente avere un’ampia visione di futuro, che presti la dovuta attenzione sia alle esigenze del personale, sia alle dotazioni necessarie per operare in uno scenario che si presenta sempre più complesso.

L’intervento dell’Ammiraglio Liardo

In particolare, l’Ammiraglio ha posto l’accento su come l’attuale crisi demografica che caratterizza il nostro Paese rischi di rendere sempre più difficile anche lo stesso reclutamento all’interno del Corpo.

Al fine di affrontare tale problema, egli ha sottolineato, tra le altre cose, la necessità di un intervento finalizzato a rendere più capillare la presenza delle infrastrutture alloggiative delle Capitanerie di Porto sul territorio, con l’obiettivo di facilitare le condizioni di vita del personale e, in definitiva, mantenere un certo livello di attrattività per le nuove reclute.

L’Ammiraglio ha, quindi, sottolineato l’importanza della formazione e del processo di digitalizzazione allo scopo di velocizzare e rendere più efficienti le attività del Corpo e la necessità di disporre di mezzi e piattaforme adeguati allo scopo di assolvere le principali missioni, sia nell’ambito delle nostre acque costiere, sia nell’ambito di teatri più distanti.

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