BRUXELLES. Nel corso dI una missione a Bruxelles, la delegazione della Fondazione Insigniti OMRI ha visitato il Quartier Generale della NATO, incontrando figure chiave della difesa euro-atlantica.
Un momento istituzionale denso di significati, che ha confermato il valore della cooperazione internazionale e il ruolo centrale dell’Italia nel contesto dell’Alleanza Atlantica.

Tra gli interlocutori, l’Ambasciatore Marco Peronaci, rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico, l’Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin, rappresentante militare italiano presso la NATO e l’Unione Europea, il Capitano di Vascello Giovanni Maria Galoforo, portavoce del presidente del Comitato Militare della NATO, e Stefania Craxi, presidente della 3ª Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato.
Un confronto ricco di contenuti che ha offerto preziose riflessioni sul ruolo strategico dell’Alleanza Atlantica, sulle sfide globali in materia di sicurezza e sulla necessità di un’Europa coesa e solidale.
L’incontro ha inoltre rappresentato un significativo momento di riconoscimento per uno dei membri della delegazione: il Generale di Corpo d’Armata (risponde) Francesco Paolo Diella, accolto con calorosi abbracci da colleghi ed ex collaboratori della NATO, in segno di profonda stima e apprezzamento per il suo percorso e l’impegno profuso negli anni al servizio della sicurezza internazionale.

Un protagonista del dialogo internazionale per la sicurezza
Il Generale Diella vanta una carriera di altissimo profilo nelle Forze Armate italiane e nelle missioni internazionali, culminata nell’incarico di Direttore della Divisione Cooperative Security dell’International Military Staff presso il Quartier Generale della NATO a Bruxelles, dove ha operato dal 2020, guidando i rapporti di cooperazione militare con Paesi partner della NATO in ogni Continente, inclusi colloqui strategici con l’Unione Africana, l’Unione Europea e persino incontri con rappresentanti dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese.
Ha inoltre ricoperto numerosi ruoli di rilievo nell’Esercito italiano, tra cui quello di Comandante dell’Artiglieria Controaerei, Direttore del Policlinico Militare “Celio” durante la fase critica della pandemia, e vice presidente del Centro Alti Studi della Difesa.
È stato insignito di numerose onorificenze italiane e internazionali, ed è attualmente Direttore Generale dell’Ente Editoriale per l’Esercito.
La sua presenza nella delegazione della Fondazione OMRI ha rappresentato non solo un momento di alto valore simbolico, ma anche una testimonianza concreta dell’esperienza e della credibilità che l’Italia esprime all’interno dell’Alleanza Atlantica.
Una missione nel solco dei valori repubblicani

La visita al Quartier Generale della NATO ha ribadito l’impegno della Fondazione OMRI nella promozione del dialogo tra istituzioni e nella diffusione dei valori democratici a livello internazionale.
Tutti i membri della delegazione hanno partecipato alla missione autofinanziandosi, a conferma del profondo spirito di servizio che anima l’associazione.
Nel solco del pensiero mazziniano e dei principi costituzionali, la Fondazione ha rinnovato il proprio sostegno al progetto europeo e all’importanza di una difesa comune, etica e fondata su valori condivisi.
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