Parigi. La Brigata franco-tedesca (BFA) è un’unità binazionale composta da 5.600 soldati, 40% francesi e 60% tedeschi.

Lo scudetto della Brigata franco-tedesca (BFA)
I militari sono distribuiti su entrambe le sponde del Reno in uno Stato Maggiore, 6 Reggimenti, Battaglioni e una Compagnia autonoma.
Struttura bilaterale interoperabile permanente, la BFA consente a Francia e Germania di formarsi insieme per essere pronte a intervenire e partecipare ad operazioni fianco a fianco.
Dopo il Trattato dell’Eliseo nel 1963 e il dialogo tra il Cancelliere tedesco Helmut Kohl e il Presidente della Repubblica François Mitterrand nel 1987, la Brigata franco-tedesca è stata fondata nel 1989.

Militari franco-tedeschi in esercitazione
La sua creazione è stata pensata come un forte segno politico per il giorno successivo della Guerra Fredda ma anche come l’inizio della Difesa europea.
Questa Brigata è considerata una delle basi più antiche della cooperazione franco-tedesca.
I due Paesi si affidano principalmente al BFA per gli aspetti operativi e l’approfondimento dell’interoperabilità.
Dal 2013 è stata realizzata una roadmap di interoperabilità ha fissato gli obiettivi da raggiungere in termini di interoperabilità.
Attraverso lo spettro delle missioni a cui partecipa, il BFA inscrive quindi la sua azione, basata su una solida interoperabilità binazionale, in un quadro risolutamente multilaterale.
Nell’ambito della sua integrazione nelle forze della NATO e dell’Unione Europea, la Brigata franco-tedesca è presente in tutti i principali teatri nazionali e internazionali.
La sua missione è intervenire in tutte le missioni di mantenimento della pace e di sicurezza.
La Bosnia è stata il primo teatro di operazioni esterno in cui la Forza di stabilizzazione (SFOR) è stata dispiegata 6 anni dopo la creazione della Brigata.
Con l’evoluzione del contesto di sicurezza europeo e globale, la Brigata franco-tedesca si è progressivamente rivolta all’Afghanistan con l’International Security Assistance (ISAF) e al Kosovo (Kosovo Force – KFOR).
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