Di Chiara Cavalieri
IL CAIRO. Un vertice arabo straordinario d’emergenza, tenutosi oggi al Il Cairo sotto la presidenza del capo dello Stato egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi ha affrontato la crisi in Palestina e discusso le prospettive di ricostruzione della Striscia di Gaza.
L’evento segna momenti chiave, tra cui il primo incontro tra il Presidente egiziano e quello siriano Ahmed al-Shara, oltre a importanti decisioni sulla governance e la ricostruzione dell’area colpita dai bombardanti israeliani.
Il primo incontro tra Al-Sisi e Al-Shara
Il Presidente siriano Ahmed al-Shara è giunto oggi alla sede del summit, situata nella nuova capitale amministrativa egiziana, per partecipare ai colloqui sulla questione palestinese.
Al suo arrivo, è stato accolto dal Presidente Abdel Fattah al-Sisi, segnando il primo incontro ufficiale tra i due leader.

Il Presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi e quello siriano Ahmed al-Sharaa
Le dichiarazioni di Al-Sisi: Il sostegno alla Palestina e il Piano di Governance
Nel suo discorso inaugurale, il Presidente egiziano ha condannato la guerra su Gaza, affermando che l’offensiva “ha cercato, con la forza delle armi, di spopolare la Striscia, lasciando una macchia sulla storia dell’umanità segnata dalla disumanità”. Ha poi ribadito l’impegno dell’Egitto a “non prendere parte a nessuna ingiustizia contro il popolo palestinese”.
Al-Sisi ha avanzato due proposte chiave:
-
- La creazione di un Comitato amministrativo per governare Gaza, sotto la supervisione dell’Autorità Nazionale palestinese (ANP)
- L’adozione del piano egiziano per la ricostruzione di Gaza, senza il trasferimento forzato dei palestinesi.
Formazione della Polizia palestinese e ricostruzione
Egitto e Giordania addestreranno le Forze di Polizia palestinesi per il loro dispiegamento a Gaza, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la stabilità locale.

Da sinistra a destra: Re Abdullah II di Giordania, il Presidente El-Sisi e il Presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas
Per quanto riguarda la ricostruzione, il piano egiziano prevede:
- Una fase iniziale di recupero rapido della durata di 6 mesi, comprendente la rimozione delle macerie e l’installazione di alloggi temporaneii
- La prima fase della ricostruzione vera e propria durerà due anni, con la costruzione di 200 mila unità abitative
- La seconda fase, della durata di 2,5 anni, costerà 30 miliardi di dollari
- L’intero processo di ricostruzione richiederà 5 anni e un investimento totale di 53 miliardi di dollari.
Dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa
Il presidente del Consiglio Europeo ,Antonio Costa, ha dichiarato: “È un onore partecipare oggi, a nome dell’Unione Europea, al vertice straordinario della Lega degli Stati Arabi su Gaza. L’UE è impegnata per la pace ed è pronta a collaborare con i suoi partner arabi e con la comunità internazionale per la ricostruzione di Gaza. Rifiutiamo fermamente qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale a Gaza, in Cisgiordania o altrove nel mondo. La soluzione a due Stati è l’unica via verso la pace, in cui Palestina e Israele possano convivere fianco a fianco in sicurezza, liberi dalla minaccia del terrorismo”.

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, con il Presidente palestinese Mahmoud Abbas
Dichiarazione finale: elezioni e ritiro israeliano
La dichiarazione finale del vertice invita la comunità internazionale e le istituzioni finanziarie a fornire rapidamente sostegno al piano egiziano.
I leader arabi chiedono inoltre:
- L’organizzazione di elezioni in tutti i territori palestinesi entro un anno, a condizione che ci siano le condizioni adeguate
- Il completo ritiro di Israele dai territori libanese e siriano occupati
- Il pieno sostegno alla formazione del comitato provvisorio per amministrare Gaza, pur mettendo in guardia contro qualsiasi tentativo di spostamento forzato della popolazione o di annessione di territori palestinesi.
Gli annunci di Mahmoud Abbas: Vice presidenza dell’OLP e amnistia
Durante il vertice, il Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha annunciato due importanti decisioni: istituzione della carica di vice presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e un’amnistia generale per tutti gli ex membri di Fatah precedentemente espulsi dal movimento,
Con l’impegno dichiarato da Egitto, Giordania e altri Paesi arabi, il vertice rappresenta un momento chiave per il futuro della Striscia di Gaza.
Tuttavia, resta da vedere come queste decisioni verranno attuate e se la comunità internazionale sarà disposta a sostenere il piano egiziano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA