Sicurezza, vertice in Albania della Defence Cooperation Initiative. Generale Graziano: “necessario un approccio globale e concreto per affrontare le importanti sfide”

Tirana. Promuovere un nuovo approccio globale alle sfide per la sicurezza. Il capo di Stato Maggiore della Difesa. Generale Claudio Graziano ha partecipato al Meeting internazionale dei capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi che aderiscono alla Defence Cooperation Initiative (DECI) che quest’anno è stato ospitato in Albania.
Scopo di tale iniziativa, promossa dall’Italia e alla quale partecipano oltre al nostro Paese anche l’Austria, la Croazia, la Slovenia, l’Ungheria, l’Albania e il Montenegro, è appunto quello di promuovere, su base regionale e tra Nazioni europee che condividono gli stessi interessi nel campo della difesa, delle linee di azione condivisa e un progetto di cooperazione finalizzati ad incrementare la stabilità della regione e la crescita della collaborazione tra Stati aderenti attraverso la partecipazione comune alle operazioni internazionali, a progetti di sviluppo in ambito tecnico-militare ovvero ad attività addestrative e formative, da perseguire nel prossimo futuro.

Per il Generale Graziano vanno rafforzati, ancora di più i legami tra i Paesi aderenti alla DECI “in termini di sforzi comuni, migliorando le relazioni e identificando una strada giusta per il prossimo futuro.”

I Generali che hanno partecipato al meeting

Facendo il punto sulla sicurezza internazionale, il Generale Graziano ha sottolineato come l’attuale situazione geostrategica continui ad essere caratterizzata da fluidità, permeabilità e imprevedibilità rilevanti.
“Le tensioni latenti, la radicalizzazione religiosa e ideologica, la continua esposizione all’immigrazione illegale, insieme alla fragilità politica ed economica di alcuni Stati vicini – ha evidenziato il Generale – contribuiscono a porre importanti sfide alla nostra regione per affrontare le quali è richiesto, oggi più che mai, un approccio globale e concertato.”
“In questo scenario molto impegnativo – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore della Difesa – sono certo che la nostra iniziativa possa avere un ruolo credibile, come attore aggiuntivo nella regione, per contribuire al coordinamento delle azioni e allo sviluppo di capacità nell’ambito di un approccio più generale basato sulla cooperazione di una varietà di partner, tra cui le maggiori organizzazioni internazionali come NATO ed Unione Europea, pensando in futuro di poter proporre nuove idee come gruppo nel contesto della cooperazione strutturata permanente (PESCO) che rappresenta un’indiscussa opportunità per tutti noi”.

Durante il meeting si è anche affrontato il tema delle minacce provenienti dall’immigrazione clandestina e dall’estremismo violento, cercando di sviluppare una comprensione comune dei singoli problemi e delle loro interconnessioni e di identificare strategie condivise per affrontarle.
“È necessario mantenere un dialogo positivo e la condivisione di informazioni su questi temi – ha concluso il capo di Stato Maggiore della Difesa italiana – per  trovare possibili soluzioni, da proporre nei consensi delle maggiori organizzazioni internazionali, che dovranno essere perseguite tenendo sempre conto delle posture e delle sensibilità nazionali dei singoli Paesi”.

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