Giornata della Polizia Locale: presentata la nuova versione di iCam3D, il dispositivo che ricostruisce in 3D in pochi minuti la scena e la dinamica di un incidente

Riccione. L’intelligenza artificiale sta acquistando un ruolo sempre più predominante nel mondo della sicurezza stradale.
Conoscere come i nuovi modelli operativi di intervento basati sull’IA stiano modificando il modo di operare da parte delle forze dell’ordine, oltre ai rischi legati all’ utilizzo di queste tecnologie sono alcuni delle tematiche emerse oggi a *Riccione* durante la sessione promossa dall’Associazione IPS – I professionisti della Sicurezza “ Polizia Locale e Innovazione digitale: l’intelligenza artificiale a servizio della sicurezza”.  L’incontro si è svolto nell’ambito della 40° Edizione delle
Giornate della Polizia Locale e Sicurezza Urbana, il convegno che ogni anno fa il punto sul settore e sul ruolo sempre più indispensabile della polizia locale.

Per ridurre i tempi necessari ai rilevamenti e tutelare la sicurezza degli operatori di polizia stradale, *Imoì*, startup italiana specializzata nel settore della sicurezza urbana predittiva controllata dal *Gruppo Innovery* – azienda italiana leader nella cybersecurity – ha messo a punto iCam3D*, uno strumento innovativo con lo scopo di supportare le forze
dell’ordine durante i rilevamenti stradali. Il dispositivo di cui oggi sono presenti sul territorio italiano circa 40 modelli, permette di ricostruire in 3D, in pochissimi minuti, – la scena di un incidente o di un crimine.

Rilievo

La nuova versione di iCam3D, presentata alla 40° Edizione delle Giornate della Polizia Locale, è stata implementata con nuovi sistemi di intelligenza artificiale, al fine di rendere ancora più performante il sistema di acquisizione di scene di sinistri. Grazie a questa implementazione il dispositivo è in grado ora di riconoscere oggetti e corpi estranei entro il suo raggio di azione, aiutando ulteriormente le forze dell’ordine a ricostruire le dinamiche di un incidente o di una scena
del crimine. Tra i principali vantaggi nell’utilizzo di iCam3D vi è la notevole diminuzione nei tempi delle rilevazioni: solitamente le rilevazioni di incidenti di piccole/medie dimensioni da parte di personale esperto richiede in media 90 minuti, con iCam3D è possibile in circa 5 minuti, con un numero nettamente maggiore di misurazioni rispetto a quelli
rilevati dagli agenti.

All’interno della tavola rotonda “*Polizia Locale e Innovazione Digitale*” si è inoltre affrontato il tema di come le nuove tecnologie stiano rivoluzionando le modalità di intervento da parte delle forze dell’ordine e di come, al tempo stesso, richiedano una maggior meticolosità da parte delle unità di polizia locale nel maneggiare i nuovi strumenti digitali, che per loro natura possono essere esposti a intrusioni informatiche.

Rilievo Descrittivo

“Nel mondo iperconnesso in cui viviamo siamo quotidianamente esposti a minacce informatiche: ogni azione nella nostra vita quotidiana, dall’utilizzo del nostro cellulare, alla nostra presenza sui social, ai link che apriamo, può avere ripercussioni sulla nostra sicurezza” – Ha spiegato * Gianvittorio Abate, AD del Gruppo Innovery*. “*Secondo i dati
del rapporto Clusit 2019 in Italia vengono registrati attacchi informatici “gravi” ogni 5 ore, e parliamo solamente di quelli di cui siamo a conoscenza. Vi è ancora molto scetticismo nei confronti della sicurezza informatica perché spesso aziende e istituzioni ritengono di non essere bersagli privilegiati per i cyber criminali, e questo è un errore. Durante la pandemia ospedali e pubbliche amministrazioni sono state tra le vittime predilette dai criminali informatici, che non si sono solo impossessati di dati sensibili, ma hanno causato una serie di disservizi molto gravi, come nel recente caso dell’hub vaccinale della Regione Lazio*.”

I danni che un’intrusione informatica potrebbe provocare ai sistemi della polizia locale, non solo dal punto di vista dei servizi, ma anche dalla reputazione, potrebbe avere conseguenze molto gravi, per questo resta fondamentale seguire delle pratiche precise per la tutela dei dati e degli accessi alla postazione di lavoro, oltre che seguire corsi di aggiornamento
in materia di Cybersecurity.

*Monica Di Sante, criminologa, specializzata in Analisi Criminale* “*Per implementare la sicurezza percepita e quella reale, occorre rendere il poliziotto “evoluto”, in modo che possa sfruttare al meglio le proprie capacità, possibile solo attraverso l’innovazione tecnologica. Questo salto di qualità potrà avvenire, però, solo con l’abbandono delle vecchie prassi, che per quanto confortevoli siano, espongono a molti rischi a fronte di un notevole spreco di energie. Un cambio di mentalità si rende oltremodo necessario, si pensi alle nuove frontiere del crimine: prima fra tutti l’attacco hacker che ha messo sotto scacco i sistemi informatici di un comune lombardo, ivi compresa la Polizia Locale, i cui autori non hanno
avuto scrupolo nel chiedere un riscatto milionario. Pensarsi al di fuori di questi pericoli significa non essere al passo con i tempi perché la sicurezza passa per l’innovazione e la formazione. E’ per questo che in qualità di Presidente dell’Associazione IPS-I Professionisti della Sicurezza, ci facciamo promotori dell’innovazione nell’ambito delle Polizie
Locali d’Italia, perché desideriamo contribuire alla crescita della sicurezza che è possibile solo attraverso questo binomio: Polizia e Tecnologia*”

 

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