MESSINA. Ieri, in tutto il Paese, si è celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
A Roma, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro della Difesa Guido Crosetto, ha reso omaggio al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria e ha presenziato alla cerimonia militare in Piazza San Marco a Venezia, sottolineando il sacrificio e il valore delle Forze Armate italiane.
A Messina, l’evento è stato organizzato con il coordinamento del Prefetto Cosima Di Stani e della Fondazione Insigniti OMRI.
L’iniziativa ha visto anche una conferenza-spettacolo di Michele D’Andrea, rivolta in particolare ai giovani e dedicata alla memoria storica.
La celebrazione è iniziata in Piazza Unione Europea, dove il Prefetto Cosima Di Stani ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti della Grande Guerra, accompagnata dal Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale dei Carabinieri e dal sindaco di Messina, Federico Basile.
Gli onori sono stati resi con lo schieramento del Reparto Interforze, composto da rappresentanze dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza.
La cerimonia è poi proseguita al Teatro Vittorio Emanuele, aperta con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno nazionale.
Sono seguiti i saluti istituzionali del Prefetto, del Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio e del Prefetto Francesco Tagliente, presidente della Fondazione Insigniti OMRI, alla presenza delle massime autorità cittadine e del mondo della scuola.
Nel suo intervento, il Prefetto di Messina ha sottolineato l’importanza della celebrazione del 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, come stabilito dalla legge del 2024.
Ha ricordato l’Armistizio di Villa Giusti del 1918, che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale per l’Italia e consentì il ritorno delle terre di Trento e Trieste al Paese, completando così il processo di unificazione nazionale iniziato con il Risorgimento.
Ha menzionato il simbolico gesto del capo dello Stato di deporre una corona d’alloro all’Altare della Patria per onorare il sacrificio dei Caduti.
Il Prefetto ha poi evidenziato l’importanza di preservare la memoria di questi sacrifici per garantire che il loro significato non si perda.
Ha ribadito il valore della pace, ricordando che l’Italia ripudia la guerra, come affermato nella Costituzione, e ha sottolineato come i pilastri dell’unità europea e la stabilità nel continente siano frutto delle esperienze delle generazioni passate, che hanno vissuto le conseguenze devastanti dei conflitti mondiali.
Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’attuale contesto internazionale, segnato da conflitti come quello in Ucraina e in Medio Oriente, che interroga e preoccupa le giovani generazioni, esortando a cercare soluzioni di pace giusta e rispettosa del diritto internazionale.
Infine, il Prefetto ha espresso profonda gratitudine verso le Forze Armate per il loro impegno nella difesa della pace e della sicurezza, e ha ringraziato tutti i collaboratori e partecipanti per il loro contributo all’evento.
Ha rivolto un particolare riconoscimento al Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, Prefetto Francesco Tagliente, per il suo impegno nella diffusione dei valori della Repubblica e per il ruolo nella co-organizzazione della celebrazione.
Ha concluso ringraziando gli organizzatori della mostra di cimeli e divise storiche e lo storico Michele D’Andrea, che ha arricchito la giornata con la sua approfondita conoscenza della storia e del cerimoniale.
Il Generale Giovanni Truglio, rivolgendosi ai giovani, ha sottolineato l’importanza di valori quali lealtà, sacrificio e senso di appartenenza alla comunità. Ha invitato i ragazzi a considerare le Forze Armate come presidio di pace e sicurezza, in Italia e all’estero, e a riflettere sull’importanza di condurre una vita guidata da tali principi.
Il Prefetto Tagliente, presidente della Fondazione OMRI, ha evidenziato come le celebrazioni della Repubblica costituiscano momenti fondamentali per riscoprire i valori democratici.
Tali occasioni, ha sottolineato, sono opportunità di memoria storica che permettono ai giovani di avvicinarsi a principi di libertà, uguaglianza e solidarietà, elementi fondamentali per una convivenza civile consapevole e responsabile.
Con la legge del 1° marzo 2024, che istituisce ufficialmente la Giornata dell’Unità Nazionale, ha aggiunto Tagliente, il legislatore ha riconosciuto l’importanza di preservare queste tradizioni, con uno sguardo verso il futuro.
La continuità di tali commemorazioni non è solo un omaggio al passato, ma un invito per le nuove generazioni a vivere attivamente i valori repubblicani.
Nel suo intervento al Teatro Vittorio Emanuele, rivolto a genitori, docenti e studenti, il presidente della Fondazione Insigniti OMRI, ha evidenziato l’importanza educativa delle celebrazioni istituzionali, sottolineando come queste possano contrastare il degrado etico, sociale e morale che minaccia seriamente la vita di alcuni giovani.
Tagliente ha spiegato come tali ricorrenze rappresentino momenti preziosi per riscoprire e trasmettere ai ragazzi i valori fondamentali della convivenza civile, offrendo un antidoto al disorientamento e alla perdita di riferimenti morali.
Ha quindi ricordato tragici episodi recenti, come quello del minorenne a Napoli che ha ucciso un coetaneo per futili motivi, e altri “delitti senza movente,” manifestazioni di un profondo malessere e di un’emergenza educativa che tocca famiglie, scuole e la società tutta.
Il presidente ha dichiarato che la responsabilità di quanto sta accadendo ai giovani ricade anche su quegli adulti che, distratti o disinteressati, hanno voltato lo sguardo altrove, ritenendo che fosse un problema esclusivamente di genitori e scuole. “Siamo tutti responsabili,” ha affermato, aggiungendo che siamo ancora in tempo per intervenire per il benessere delle future generazioni.
Tuttavia, è necessario che ciascuno faccia la propria parte, e la Fondazione Insigniti OMRI è scesa in campo per assumersi le proprie responsabilità. “Siamo ancora in tempo,” ha ribadito, lanciando un appello collettivo per un impegno concreto e condiviso.
Tagliente ha proseguito sottolineando che la Fondazione crede fermamente nel dovere degli adulti di contribuire a un cambiamento positivo e si è impegnata a offrire ai giovani esempi di rettitudine e rispetto per la comunità. Questo impegno si concretizza nella promozione dei valori costituzionali e nella tutela del benessere delle nuove generazioni, con un’attenzione particolare a contrastare la povertà educativa e il rischio di emarginazione.
Progetti e attività della Fondazione
Grazie ai suoi Comitati provinciali e consultivi, la Fondazione offre un supporto concreto alle istituzioni e alle comunità locali. Le priorità della Fondazione spaziano dalla lotta alla povertà educativa alla prevenzione dell’abbandono scolastico, dal contrasto alle devianze giovanili alla promozione della legalità, dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale.
L’obiettivo è costruire una società coesa e responsabile, ispirata ai valori della Costituzione.
La celebrazione di oggi – ha detto ancora Tagliente – rappresenta la decima tappa di un percorso che ha visto la Fondazione presente in diverse città italiane, tra cui Lucca, Verona, Barletta, Pisa, Firenze e Ravenna.
A Messina, l’evento segue il seminario organizzato a Massa in collaborazione con la Prefettura, dedicato alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico.
La prossima tappa sarà il 23 novembre a Roma, con un evento istituzionale in collaborazione con la Prefettura, dedicato al tema “La svolta di Ciampi: la riscoperta e la valorizzazione delle ritualità civili repubblicane”.
Un viaggio emotivo con Michele D’Andrea
L’evento di Michele D’Andrea ha rappresentato uno dei momenti più coinvolgenti della giornata.
Con il suo stile diretto e appassionato, D’Andrea ha offerto al pubblico una visione della storia che ha saputo avvicinare soprattutto i giovani, attraverso le emozioni, i volti e i suoni di chi ha vissuto i periodi più intensi della nostra storia nazionale.
Lo spettacolo, arricchito da immagini, musiche e filmati storici, ha permesso ai giovani di conoscere in modo profondo un passato che ha segnato la trasformazione dell’Italia.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente del Comitato provinciale di Messina della Fondazione Insigniti OMRI, Prefetto Carmelo Gugliotta, quello del Comitato provinciale di Catania, Dirigente Generale della Polizia di Stato Girolamo Di Fazio, e una delegazione di insigniti della Fondazione provenienti da diverse province siciliane.
Il presidente del Comitato provinciale di Palermo, Prefetto Manlio Corselli, ha inviato un messaggio di adesione, sottolineando l’importanza della celebrazione per mantenere viva la memoria storica e i valori repubblicani.
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