Gli Alpini della “Julia” schierati sul “Bivera” per un’esercitazione a fuoco pluri-arma: penne nere tutte validate per i prossimi impegni dell’Esercito con la Nato

Udine. Nei giorni scorsi presso il poligono del Monte Bivera si è svolta l’attività esercitativa a fuoco “*Winter Breeze”*, organizzata dal Comando Distaccamento alla Sede Nazionale della Brigata Alpina “Julia” di Udine. Si è trattato di un campo d’amalgama delle unità in approntamento e, contestualmente, è stata effettuata un’esercitazione a fuoco di complesso pluriarma “combined arms” per verificare il livello di addestramento raggiunto dal personale delle truppe alpine.

Le molteplici attività, organizzate nel pieno rispetto delle misure per la prevenzione e la trasmissione del contagio da Covid-19 e svolte
nell’assoluto rispetto dell’ambiente, hanno permesso di perfezionare e di testare il livello addestrativo del personale valutato.

La peculiarità dell’area del poligono del “Bivera”, in prossimità del confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, a cavallo tra le province di Udine e Belluno, ha reso possibile l’organizzazione anche di una scuola tiri con i mortai da 120 mm a favore degli Ufficiali frequentatori del Corso Tecnico Applicativo (CTA) presso il Centro Addestramento Alpini di Aosta.

Schieramento

Hanno preso parte all’esercitazione gli Alpini del 7° Reggimento di Belluno di Belluno, gli Artiglieri del 3° Reggimento artiglieria terrestre (da montagna) di Remanzacco (Ud), oltre al personale del 5° Reggimento alpini di Vipiteno (BZ), del Reparto Comando e Supporti Tattici “Julia” di Udine, del 2° Reggimento genio guastatori di Trento e del reggimento Logistico “Julia” di Merano (BZ). Presente anche 1 assetto IMINT composto da una squadra APRM dotata di un sistema APRM RAVEN C/DDL ed una squadra WLS
dotata di radar WLS ARTHUR.

In particolare il 7° reggimento alpini in questa esercitazione ha concluso l’iter addestrativo previsto per il proprio personale che da dicembre prossimo costituirà il *main body* del contingente nazionale che verrà impiegato in Lettonia nell’ambito dell’operazione *Baltic Guardian.

Il 3° reggimento ha potuto far fruttare in modo massimale la tradizionale “scuola tiri di artiglieria” andando “a fuoco” ma anche come momento per testare il futuro dell’arma. L’attività è stata una vera e propria “Prima Sperimentazione Informativa Operativa” (SIO) alpina per l’evoluzione e lo sviluppo di più efficaci capacità nel condurre la ricognizione, il dispiegamento, lo schieramento e l’ingaggio degli obiettivi simulati. E’ anche avvenuta la sperimentazione del veicolo cingolato per il movimento su terreni innevati (e con capacità anfibie) BV 206, allestito e digitalizzato in versione posto comando di gruppo e di batteria e, per la prima volta, per gli osservatori del tiro.

 

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