Di Pierpaolo Piras
Atene. Stamane, Kyriakos Mitsotakis ha pronunciato il giuramento istituzionale, come Primo Ministro greco, secondo il rito tradizionale con la mano sulla Bibbia, di fronte ad alti prelati del clero ortodosso.

Kyriakos Mitsotakis, neo cao del Governo greco
Il suo Partito Conservatore, “Nuova Democrazia”, ha raccolto il 40% dei suffragi alle elezioni politiche nazionali di ieri, sufficienti , con il premio di maggioranza pari a 50 deputati, ad ottenere la maggioranza assoluta nel parlamento.
L’incarico è quadriennale.
Lo sconfitto, Alexis Tsipras, a capo dello schieramento di sinistra (31% dei voti), ha governato nella legislatura uscente con alterne fortune.
Quattro anni fa, ha raccolto la Grecia in condizioni di grave precarietà e povertà. I telegiornali di quei giorni ci trasmettevano le dure immagini di persone in fila fuori dalle banche, nella vana attesa di poter ritirare pochi spiccioli del proprio conto, bloccato per insolvenza del patrimonio finanziario.
Tempi durissimi: i greci accumulavano alimentari di prima necessità, specie se in scatola, e persino la carta ad uso domestico. La Grecia, un po’ come adesso in Italia, perdeva i suoi cittadini migliori, soprattutto giovani e laureati al meglio.
Nel corso del suo Governo, Tsipras non è riuscito a soddisfare le promesse espresse in campagna elettorale, specie quelle capaci di lenire i grandi sacrifici patiti dalle classi meno abbienti della società ellenica, in settori come l’assistenza sanitaria primaria e previdenziale.

Kyriakos Mitsotakis e Alexis Tsipras
E’ vero che la Grecia ha raggiunto una certa stabilità economica ed una crescita economica di circa il 2%, ma praticando un sofferente taglio delle pensioni ed un aumento delle tasse.
Insomma, quanto bastava perché i suoi elettori (di sinistra) si sentissero ingannati e lo abbandonassero.
In campagna elettorale, il vittorioso Mitsotakis ha enunciato le sue promesse più importanti come il taglio delle tasse, ma non dice come la metterà con i cerberi economici della Unione Europea , specie con la Germania con la quale è notevolmente e debitoriamente esposta.
Il neo capo del Governo, più familiarmente noto come “Koulis”, ha 51 anni, è di formazione liberale. Proviene da una famiglia di personaggi politici autorevoli di centro-destra : il padre, Costantino, è stato Primo Ministro greco nel 1990-93, è fratello minore di “Dora” , già sindaco conservatore di Atene e successivamente, Ministro degli Esteri greco nel 2006-09.
Nella fase pre-elettorale è stato molto critico verso la sinistra di Tsipras per l’eccessiva accondiscendenza praticata a favore dei migranti senza documenti.
I prossimi anni ci diranno quale politica questo Governo avrà praticato nei rapporti con i creditori europei dell’enorme debito pubblico nazionale e quali spazi e dure condizioni potranno porre quest’ultimi ai governanti di Atene.
L’economia della Grecia è tuttora sotto l’attento controllo della Eurozona (insieme dei Paesi che utilizzano l’euro come moneta circolante) e lo rimarrà fino a quando non dimostrerà di rispettare i pagamenti debitori e gli obiettivi di restauro positivo dell’ economia nazionale.
Nei confronti dell’antica, quanto vessatoria pervicacia sanzionatoria tedesca, il nuovo Primo Ministro ha chiaramente promesso di chiedere lumi alla Germania sugli efferati crimini commessi dalle SS ed esercito tedesco a danno dell’inerme popolazione greca.
Non per ultimo, Tsurofakis chiederà, così ha detto, un enorme risarcimento per i danni guerra da sollevare ( circa 300 mila morti per carestia e per la brutale eliminazione di tutta la popolazione greca di religione ebraica) con mezzi politici e diplomatici.
Il ricordo di così tante uccisioni e brutalità è una ferita ancora aperta ed urente nei cuori dei greci ed è tuttora considerata come una delle principali cause di ritardo nello sviluppo sociale ed economico della Grecia.
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