Guardia Costiera: la nave GUANG RONG, battente bandiera cipriota, a causa delle avverse condizioni meteo, si è arenata nei pressi del pontile lungo la costa di Marina di Massa

MASSA CARRARA. Ieri sera, la nave GUANG RONG, battente bandiera cipriota, a causa delle avverse condizioni meteo, si è arenata nei pressi del pontile lungo la costa di Marina di Massa.

Il cargo, lungo poco più di 100 metri, battente bandiera cipriota e adibito al trasporto di pietrame granulato, era alla fonda nella rada di Marina di Carrara quando la forza dei marosi l’ha fatta arare l’ancora e pericolosamente scarrocciare l’unità verso la costa.

Un’immagine delle condizioni della nave GUANG RONG, battente bandiera cipriota

 

L’intensità del vento e delle correnti marine ha spinto la nave verso terra fino a farla inesorabilmente urtare con la parte poppiera contro la testata del pontile di Massa.

Sul posto sono intervenuti, immediatamente, personale della Capitaneria di porto di Marina di Carrara sotto il coordinamento del Centro regionale di soccorso marittimo della Guardia Costiera di Livorno che ha disposto l’invio in zona di un elicottero del Nucleo Aereo di Sarzana (La Spezia) e l’allertamento dei rimorchiatori.

La prima azione di soccorso è stata rivolta a mettere in salvo le persone a bordo; l’equipaggio della nave, composto da 12 persone di varia nazionalità, per la maggior parte ucraini, veniva quindi trasferito in sicurezza a terra.

L’elicottero Nemo della Guardia Costiera è restato in volo, questa mattina, sull’area per monitorare la situazione, anche sotto il profilo ambientale,.

Da terra le operazioni sono costantemente seguite dalla Guardia Costiera di Marina di Carrara, dal Prefetto, dal sindaco e dalle altre Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco intervenuti.

Alle prime luci del mattino, fanno sapere dalla Direzione Marittima di Livorno, sarà sul posto anche il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera con sede a Genova per l’ispezione dello scafo e saranno valutati tutti gli aspetti legati alla messa in sicurezza e alle successive operazioni di rimozione dell’unità.

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