Guardia di Finanza: a Cagliari scoperte irregolarità nelle forniture di mascherine agli ospedali ed alla Protezione Civile della Sardegna

Di Antonio Leone

Cagliari. Una maxi-fornitura di mascherine facciali del tipo FFP2 ed FFP3, destinate alle strutture sanitarie pubbliche della Sardegna per un importo complessivo di 18.000.000 di euro; una vicenda sulla quale ha indagato la Guardia di Finanza di Cagliari – Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e che vede l’esecuzione di un ordine di custodia cautelare, emesso dal GIP del locale Tribunale nei confronti di un imprenditore (amministratore unico di una società con sedi a Roma e Reggio Calabria) sul quale si è abbattuto anche un sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di somme per oltre 10.800.000 euro.

Operazione della Guardia di Finanza a Cagliari

L’indagine delle Fiamme Gialle cagliaritane, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo sardo, ha preso avvio da un’intensificazione dei controlli connessi alla pandemia da COVID-19, più precisamente su alcune gravi irregolarità verificatesi nella fornitura dei predetti dispositivi di protezione individuale (DPI).

Durante lo scorso mese di marzo, in base al capitolato d’appalto, l’azienda aggiudicataria si era impegnata a fornire 4 milioni di pezzi (tra mascherine chirurgiche facciali ed altri DPI) ai presìdi ospedalieri dell’isola nonché alla Protezione Civile per fronteggiare il grave stato di emergenza epidemiologica, secondo una precisa tempistica di consegna a cui era collegato – in varie tranche – il pagamento della fornitura.
Proprio su tali circostanze si sono concentrate le attenzioni degli investigatori della GdF, i quali hanno così iniziato ad acquisire tutta la documentazione necessaria presso spedizionieri, operatori doganali e ditte di trasporto coinvolte nella fornitura di materiale sanitario in Sardegna, nonché gli atti inerenti alla gara d’appalto indetta dalla Protezione Civile sarda.

Sulla base dell’attento esame di tale documentazione è così emerso come, malgrado i numerosi solleciti compiuti dalla Regione Autonoma Sardegna, la fornitura delle mascherine in questione non fosse scortata dalle prescritte certificazioni tecniche, mentre in alcuni casi la merce – di fabbricazione cinese – era corredata da certificazioni del tutto prive di validità legale.

Come accertato dai Finanzieri, in taluni casi sono state altresì riscontrate attestazioni non genuine circa la regolarità degli stessi dispositivi di protezione, nonostante il diniego formulato dall’INAIL all’immissione in commercio degli stessi poiché ritenuti non conformi e non rispondenti alle norme comunitarie e nazionali del settore.

Condividendo appieno le risultanze investigative fornite dai militari, l’Autorità Giudiziaria inquirente ha così emesso un decreto di sequestro sulla citata fornitura di mascherine FFP2 e FFP3 (oltre 2.700.000 pezzi) in quanto non in regola con i dettami della legge, oltre alle predette misure cautelari personali e reali emesse nei confronti dell’imprenditore aggiudicatario della fornitura.

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