Di Marco Lainati
Livorno. Quei 20 chili di infiorescenze di canapa, caratterizzate da un livello di principio attivo (THC) decisamente elevato, sembravano essere l’oggetto di un sequestro come i tanti che frequentemente avvengono nei porti italiani, ma i finanzieri del Comando Provinciale di Livorno, proprio partendo da quell’episodio, hanno allargato le indagini sino a giungere in terra sarda ove hanno rinvenuto e sequestrato oltre 800 chili dello stesso stupefacente nonché arrestato due responsabili.
La vicenda, come detto sopra, aveva tratto origine da un controllo operato a maggio scorso dai finanzieri livornesi su passeggeri, bagagli e merci che via mare giungono nel porto labronico.
Proprio in quell’occasione era stato fermato un uomo proveniente da Olbia e residente in Sardegna, sulla cui auto i militari avevano rivenuto 20 kg di infiorescenze di canapa con livelli di tetraidrocannabinolo (THC) molto al di sopra dei limiti consentiti anche per il commercio di questo prodotto presso i cosiddetti “canapa shop”.
Sospettando che il sequestro non fosse circoscritto solo a quell’episodio, i finanzieri livornesi – sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – hanno così avviato un’indagine grazie alla quale è stato possibile individuare un traffico di tale particolare stupefacente e che, oltre al soggetto precedentemente tratto in arresto e nel frattempo rilasciato per consentirgli la sua attività lavorativa, vedeva altresì il coinvolgimento di un secondo responsabile al quale gli investigatori della GDF sono risaliti intercettando le conversazioni telefoniche, nonché quelle via chat, avvenute tra i due.
Proprio in tali scambi vocali e di messaggi si faceva riferimento ad una consistente partita di “canapa sativa”, che però risultava difficile da smerciare e che dunque era stata stoccata in un’imprecisata zona delle campagne sarde in attesa di essere al più presto piazzata sul mercato.
A questo punto, con il supporto degli altri Reparti del Corpo territorialmente competenti, sono scattate una serie di perquisizioni fino a quando, nella località gallurese di Telti (Sassari), le Fiamme Gialle sono andate finalmente a segno scovando in due capannoni di campagna 857 chili delle stesse infiorescenze di canapa (parte delle quali già confezionate per la vendita), occultate in barili di plastica, buste e sacchi di cereali.
Da notare come tra le conversazioni tra i due responsabili si facesse sempre riferimento a “canapa sativa legale” (molto probabilmente per depistare eventuali indagini), la quale è comunemente posta in vendita negli esercizi commerciali abilitati mentre i livelli di THC riscontrati già nel primo sequestro, uniti alle difficoltà di piazzare sul mercato l’originaria partita di infiorescenze, raccontavano però una diversa verità che i finanzieri hanno portato alla luce sequestrando tutto lo stupefacente in questione nonché arrestando i due trafficanti implicati nella vicenda.
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