Guardia di Finanza: a Napoli-Brescia, contrabbandi vecchi e nuovi. Ecco come le operazioni delle Fiamme Gialle trovano conferma anche nel supporto alla sanità pubblica

Di Fabio Mattei

Napoli. Due operazioni di servizio condotte in ambiti operativi diversissimi tra loro, ancorché uniti da un comune filo conduttore che è quello della tutela degli interessi finanziari dello Stato, ma che comunque testimoniano la multiformità dei fondamentali compiti istituzionali affidati alla Guardia di Finanza.

Operazione anticontrabbando della GdF a Napoli e a Brescia

La prima di queste attività arriva dalla cittadina di Bacoli (Napoli) dove i Finanzieri del Comando Provinciale partenopeo sono riusciti a sequestrare un’ingente partita da 7 quintali di sigarette di contrabbando.

I militari delle Fiamme Gialle, più in dettaglio, hanno sorpreso due contrabbandieri, rispettivamente di 52 e 67 anni (peraltro vecchie conoscenze degli uffici di Polizia) proprio mentre stavano scaricando da un furgone numerose stecche di sigarette per custodirle in un anonimo magazzino nelle disponibilità di uno dei trafficanti.

Dalle verifiche eseguite dopo il fermo, è emerso come ambedue fossero percettori del reddito di cittadinanza.

Oltre al previsto arresto per l’evidente flagranza di reato in cui sono stati sopresi, è stata dunque inoltrata una segnalazione ai competenti uffici dell’INPS affinché il beneficio sociale sinora erogato gli arrestati fosse immediatamente sospeso.

Certamente significativo è anche il secondo riscontro operativo odierno, nato da un maxi-sequestro di alcool etilico di contrabbando (20 mila litri) che i militari della Guardia di Finanza di Brescia e quelli di Caserta effettuarono due anni orsono all’interno di un deposito fiscale sito nel Bresciano, a quel tempo finito al centro di un’indagine che aveva poi permesso di scoprire un’associazione a delinquere dedita al contrabbando internazionale di prodotti etilici.

A Brescia maxi sequestro di alcol etilico

Al termine del lungo inter giudiziario, d’intesa con la Prefettura, la Procura della Repubblica, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nonché la Protezione Civile di Brescia, tutto quel prodotto (nello specifico alcool puro al 95%) ha finalmente trovato il suo impiego ideale attraverso la consegna ai numerosi nosocomi lombardi che ne hanno fatto richiesta e che ora lo trasformeranno, a seguito di un’opportuna diluizione, in liquido igienizzante e disinfettante.

Sulla vicenda è appena il caso di rimarcare come in questi mesi la richiesta di alcool etilico abbia visto un’impennata senza precedenti e con un sostanzioso aumento del suo prezzo di mercato, ma che in questo caso, grazie al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria ma soprattutto a quella vecchia operazione della Guardia di Finanza, consentirà alle strutture ospedaliere pubbliche della regione di affrontare con uno strumento in più l’attuale “fase 2” della grave emergenza epidemiologica da COVID-19.

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