Guardia di finanza: a Trieste evasione nella digital economy, quattro denunce

TRIESTE.  L’economia digitale costituisce ormai una realtà e, conseguentemente, anche l’evasione fiscale per il commercio elettronico è una concreta minaccia per l’equità sociale del Paese.

A Trieste, la Guardia di Finanza ha condotto una incisiva indagine di polizia economico finanziaria nel settore nella cosiddetta digital creator economy, ovvero un ecosistema economico emergente che consente, praticamente a chiunque abbia un minimo di predisposizione e talento, di guadagnare denaro creando e distribuendo contenuti digitali.

L’attività delle Fiamme gialle triestine ha, infatti, riguardato la pianificazione e la successiva esecuzione di mirati controlli fiscali nei confronti di quattro persone fisiche, residenti nella provincia giuliana, attivi su una nota piattaforma online.

La Guardia di finanza di Trieste

L’operazione si inserisce nei settori prioritari di contrasto all’evasione fiscale, primo obiettivo strategico della Guardia di Finanza, con particolare riferimento alla nuova forma imprenditoriale, in forte espansione soprattutto tra le nuove generazioni, che produce significativi volumi di ricavi attraverso l’offerta al pubblico di contenuti digitali di varia e molteplice tipologia.

Le persone controllate sono risultate particolarmente attive sulla piattaforma, dove diffondevano e vendevano materiale video e fotografico, ma anche su altri social network altrettanto popolari dove contavano migliaia di followers.

L’attività ispettiva, condotta anche eseguendo accessi domiciliari autorizzati dalla Procura della Repubblica di Trieste, ha permesso di individuare introiti percepiti per oltre 244.560 euro, non inseriti nelle periodiche dichiarazioni fiscali, il contesto è ora al vaglio dell’Agenzia delle Entrate. A queste condotte si sommano, inoltre, ulteriori 20.000 euro, connessi a compensi derivanti da attività sottoposte alla cosiddetta “tassa etica”: un’addizionale suppletiva del 25% prevista sugli introiti derivanti dal settore dell’intrattenimento per adulti, anche quando perfezionate nella rete internet “da remoto”.

La Guardia di Finanza, con queste operazioni conferma il proprio impegno nel garantire l’equità fiscale anche nelle nuove frontiere dell’economia digitale, concretizzando la mission dichiarata in occasione del 250° anniversario del Corpo che, non a caso, recita “nella tradizione il futuro”.

 

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