Di Antonella Casazza
ROMA. Sono oltre 17 i milioni di euro in valuta sequestrati da gennaio a novembre scorsi dai finanzieri del Comando provinciale Roma e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), all’interno degli scali aeroportuali prossimi alla Capitale nonché presso il Porto di Civitavecchia.

L’eccellente risultato operativo (che in termini di volume complessivo è pari al doppio rispetto allo stesso periodo del 2022), deriva dall’accertamento di oltre 1.100 violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di denaro contante; movimentazioni che come sempre vengono messe in atto attraverso diversi quanto fantasiosi metodi di occultamento.
Tra i sistemi utilizzati quello recentemente scoperto all’aeroporto di Fiumicino, dove il passeggero sottoposto a controllo doganale aveva nascosto 200.000 euro tra due coperte in pile sigillate all’interno di due buste sottovuoto. Una metodica comunemente utilizzata per altri traffici come quello della droga, nel tentativo di eludere l’acutissimo fiuto dei cani “cash-dog”, i quali vengono appositamente addestrati a scovare banconote attraverso l’odore emanato dall’inchiostro con cui vengono stampate.

Proprio nell’hub internazionale “Leonardo Da Vinci” i militari della GDF ed i doganieri hanno effettuato in questo settore 918 interventi, con l’accertamento di 916 violazioni e l’intercettamento di oltre 12 milioni e 300 mila mila euro, il che ha comportato il sequestro di somme di denaro per circa 670 mila euro.
Anche il Porto di Civitavecchia è stato interessato dalle descritte attività, con sei interventi che hanno permesso di intercettare più di un milione e 400 mila euro, a cui è seguito anche in questi casi il sequestro contante per circa 700 mila euro.
Non meno impegnativa è stata poi l’attività anti-valuta condotta all’interno dell’aeroporto internazionale “G.B. Pastine” di Ciampino, dove a conclusione di 243 controlli sono state individuate irregolari movimentazioni di denaro contante per oltre 3 milioni e 400 mila euro, con contestuale sequestro di somme di denaro per oltre 140 mila euro.
Alla luce di tali risultati, è doveroso ricordare il positivo effetto in termini operativi generato dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza.
Un accordo finalizzato al miglioramento di queste attività, che altresì prevede un progetto-pilota per il potenziamento delle operazioni di controllo effettuate congiuntamente tra i due organi dell’Amministrazione Finanziaria dello Stato. Un raccordo pienamente attuato dunque e che – come i dati sopra dimostrano – ha prodotto risultati ancor più significativi rispetto a quelli inizialmente previsti.
“L’accordo si inserisce nel quadro di rinnovamento dell’amministrazione che questo Governo ha posto come proprio obiettivo strategico e costituisce un importante punto di riferimento da cui partire” ha dichiarato il direttore territoriale dell’ADM del Lazio e dell’Abruzzo, Davide Miggiano.
Parole alle quali si sono unite quelle del Generale di Divisione Virgilio Pomponi, Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza, il quale ha sottolineato: “Il protocollo si sta rivelando sempre più come uno strumento fondamentale che ci permette di incrementare il presidio ed i controlli a tutela del cittadino e dei contribuenti”.
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