Guardia di Finanza: fermato nel centro cittadino uno spacciatore di droga già raggiunto da un provvedimento di respingimento per la sua vicinanza agli ambienti dell’integralismo islamico

Di Armando Modesto

RAVENNA. Un cittadino tunisino che aveva già un provvedimento di respingimento dai Paesi dell’area “Schengen”, perché ritenuto soggetto vicino agli ambienti dell’integralismo islamico, è stato arrestato per traffico di droga.

Si è, dunque, interrotta così la permanenza in Italia del tunisino, fermato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna nel corso di un servizio di controllo economico-finanziario del territorio.

Al momento del controllo, il sospettato non aveva con sé alcun documento di riconoscimento, ma è stato comunque trovato in possesso della somma di 700 euro in contanti della quale non ha però saputo giustificare la provenienza.

Stemma Comando Regionale Emilia Romagna della Guardia di Finanza

Insospettiti, i militari hanno esteso il controllo anche nella dimora del tunisino dove hanno rinvenuto 64 dosi di cocaina già pronte per essere smerciate, un bilancino di precisione e sacchetti di plastica utilizzati per il confezionamento della droga.

Alla luce di tali riscontri, il soggetto è stato arrestato con successiva convalida del GIP del Tribunale di Ravenna, il quale – considerato lo stato di clandestinità del soggetto in questione – ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Attività come quella qui descritta sono assai frequenti nell’azione di servizio condotta dalla Guardia di Finanza e che in questo caso, oltre al continuo contrasto dei traffici di droga, va ad inserirsi in un più ampio contesto di prevenzione e repressione delle infiltrazioni criminali d’ogni specie nel tessuto sociale ed economico nazionale.

Autopattuglia della Guardia di Finanza

Nei riguardi dell’arrestato va in ogni caso ricordato che i provvedimenti giudiziari che lo riguardano siano stati emessi nella fase delle indagini preliminari, ed all’attuale stato delle acquisizioni probatorie – in attesa di giudizio definitivo – vale perciò la presunzione di non colpevolezza.

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