Guardia di Finanza: Firenze, scoperto un giro multimilionario di fatture false realizzato all’interno di cooperative. Sedici persone indagate con sequestro di beni e liquidità per 14 mln. di euro

Di Consuelo Chiara Maria Sortino

Firenze. Quella delle false fatturazioni continua ad essere uno degli stratagemmi più utilizzati da chi froda il Fisco causando un’autentica voragine nelle casse dello Stato, ma contro il quale la Guardia di Finanza contrappone piani strategici d’intervento continuamente aggiornati che poi, come per il caso oggi descritto, si traducono in attività di grande valenza operativa oltre che di effettivo ristoro per il danno subìto dalla collettività.

È infatti di 14.000.000 di euro l’ultimo sequestro di beni e liquidità effettuato dalla Guardia di Finanza di Firenze, a seguito della scoperta di un vorticoso giro di fatture false le cui dimensioni si attestano sui 30 milioni di euro.

La Guardia di Finanza, sezione polizia economico-finanziaria.

L’operazione delle fiamme gialle fiorentine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha questa volta riguardato un consorzio di cooperative attivo nel settore del trasporto e del facchinaggio il quale, dopo aver ottenuto contratti per la fornitura dei suddetti servizi logistici, li affidava alle cooperative consorziate secondo uno schema non nuovo agli investigatori economico-finanziari del Corpo.

Lo stesso consorzio, infatti, gestiva direttamente la manodopera che veniva formalmente mantenuta in forza alle cooperative, consentendogli così di detrarre consistenti crediti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), quest’ultimi derivanti proprio dalle prestazioni di servizio fatturate dalle stesse cooperative invischiate nella vicenda, le quali – senza mai andare a versare l’IVA – si avvicendavano nel tempo spostando senza soluzione di continuità la propria forza-lavoro, nonché subentrando le une alle altre, al momento più opportuno, nei contratti di subappalto.

Attività ufficio GDF_SA

Secondo gli inquirenti, sarebbero almeno una trentina le cooperative convolte in tale maxi-truffa e che, in un arco temporale protrattosi per più anni, hanno così maturato ingenti debiti nei riguardi del Fisco, il tutto nell’ambito d’un disegno dai chiari connotati criminosi per il quale sono attualmente 16 le persone a vario titolo indagate.

I reati contestati ai responsabili, più in particolare, vanno infatti dall’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, all’omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto.

 

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