Di Redazione
BOLOGNA. La sua attività di sedicente maga e cartomante gli aveva consentito di vantare un’ampia cerchia di clienti fissi (circa un centinaio), oltre a fargli conseguire introiti di tutto rispetto sistematicamente occultati al Fisco e che, nel volgere di sei anni, sono stati calcolati almeno 1.000.000 di euro.
Questo è quanto hanno accertato i finanzieri del Comando Provinciale di Bologna – Nucleo Polizia Economico Finanziaria, nei confronti di una “professionista dell’occulto” (occulto in tutti i sensi) all’apparenza dedita all’attività di “personal life coach” ma che, oltre a dispensare consigli ai propri clienti per meglio affrontare la vita, vendeva a prezzi non certo economici oggetti miracolosi in grado di procurare fortuna ai loro possessori.
Nell’elenco delle prestazioni professionali proposte dalla “maga” non mancavano peraltro i soliti rituali magici di protezione che, a suo dire, avrebbero dovuto scongiurare qualsiasi evento nefasto, soprattutto in occasione di ricorrenze importanti per i clienti, molti dei quali con evidenti fragilità psicologiche.
Tutta questa florida attività è così andata per anni fin quando gli uomini della GDF bolognese non hanno eseguito sul conto della donna gli opportuni riscontri ai fini fiscali sulle banche-dati in uso al Corpo, quantificando così i guadagni (ovviamente esentasse) incassati dalla stessa, peraltro facendo emergere una palese incompatibilità tra le dichiarazioni reddituali presentate e l’elevato tenore di vita mantenuto, fatto questo di viaggi in località esclusive, abiti griffati e persino d’una lussuosa villa con tanto di piscina, sauna, palestra e personale di servizio.
A mettere ulteriormente nei guai la maga, oltre che a rendere ancor più chiara all’Autorità Giudiziaria la sua posizione, è stata poi la perquisizione che i finanzieri hanno effettuato con l’ausilio del cash-dog “Westy”, uno splendido esemplare di pastore tedesco addestrato proprio nella ricerca di valuta, grazie al quale è stato così possibile rivenire la somma di 7.000.000 euro in banconote di grosso taglio (molte delle quali da 500 euro) ben nascosta in un armadio e che ha senz’altro dato riprova d’una certa disponibilità economica; con ogni probabilità ottenuta grazie a pagamenti “in nero” e che era perciò meglio non far finire registrata in conti correnti bancari o postali.
La stessa maga, al fine di fornire una spiegazione plausibile agli inquirenti sui non piccoli compensi incamerati, ha peraltro tentato di giustificare le sue disponibilità come derivanti da ricche vincite alle lotterie, avvalendosi al riguardo della complicità fornita della titolare di una ricevitoria (ricompensata per l’occasione con una “protezione magica”).
Per rendere il tutto ancor più credibile, come accertato dagli investigatori delle fiamme gialle, la “life coach” in questione aveva acquistato (in contanti) da alcuni fortunati vincitori di lotterie i tagliandi vincenti presentati all’incasso, nell’evidente tentativo di far perdere le tracce dell’evasione messa a segno negli anni.
Le cospicue somme ottenute anche grazie all’evasione fiscale venivano inoltre dispensate ai familiari della donna, con l’obiettivo di reinvestirle in altre attività imprenditoriali nonché di trasformarle in criptovalute, per tale motivo la competente A.G. ha quindi disposto il sequestro preventivo dei beni mobili e immobili riconducibili alla responsabile, ciò fino alla concorrenza del profitto del reato quantificato in 200.000 euro.
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