GUARDIA DI FINANZA: MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE ALLA BANDIERA DI GUERRA DELLE FIAMME GIALLE PER I BASCHI VERDI

Di Gerardo Severino*

Roma. Ricorre, la tradizionale festa anniversaria della Guardia di Finanza, il più antico Corpo di Polizia italiano, sorto sotto il Regno di Sardegna nel lontano 1774, con la denominazione di “Legione Truppe Leggiere”.

In occasione del 248° anniversario di fondazione del Corpo, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha conferito alla gloriosa Bandiera di Guerra dei Finanzieri – una delle più decorate in Italia – con suo decreto in data 9 giugno (già pubblicato sul sito del Quirinale) la Medaglia d’Oro al Merito Civile.

Ne è stato motivo i 50 anni di vita dell’odierna speciali “AT-P.I.”, i cui membri sono noti per l’appunto come “Baschi Verdi”, dei quali ci piace ricordare, proprio attraverso Report Difesa, che da anni li ricorda attraverso molteplici servizi – alcuni passaggi della loro affascinante storia.

I Baschi Verdi in esercitazione

LE ORIGINI

Agli inizi degli anni ’70, l’estremismo politico, riconducibile sia alla destra che alla sinistra extraparlamentare, si abbandonò ad un programma d’azione violenta, il cosiddetto terrorismo, che ebbe come obiettivi prefissati le Istituzioni democratiche e le personalità più in vista del Paese.

Le origini della specializzazione “AT-P.I.” risalgono proprio a quegli anni quando il Corpo in risposta al terrorismo intensificò il servizio di vigilanza presso i principali porti e varchi di frontiera, potenziando ulteriormente il Gruppo Interno di Roma, allora dipendente dal Comando della 18^ Legione (ex “Presidiaria”), aumentandone gli organici delle due Sezioni Operative della Compagnia Aeroporti di Roma, operanti a Fiumicino e alla Brigata Stanziale di Ciampino.

Ma la novità sostanziale di quel periodo fu certamente quella del ricorso sistematico agli uomini e mezzi delle Fiamme Gialle per la scorta ai valori della Banca d’Italia, i cui furgoni rischiavano giornalmente gli assalti dei brigatisti in cerca di fondi per finanziarie la cosiddetta “lotta armata”.

Già nel 1970, il Governatorato della Banca d’Italia, in relazione al servizio di vigilanza svolto dal Corpo presso la sede centrale di Via Nazionale, aveva richiesto al Corpo di utilizzare con maggiore frequenza i militari della 1^ Compagnia Presidiaria per alcuni delicati servizi di scorta.

La necessità di assicurare in via permanente la vigilanza e la scorta armata nel trasporto e nel deposito dei valori della Banca d’Italia, anche in relazione alle nuove esigenze connesse ai servizi di distribuzione e di approvvigionamento delle dipendenti filiali, indusse, quindi, l’istituto di credito centrale a richiedere alla Guardia di Finanza di mettere a disposizione un’aliquota di personale specializzato nella protezione dei furgoni, e così nel 1972 il Comando Generale, nell’intento di adibire al particolare servizio personale adatto al notevole impegno fisico e psichico che lo stesso richiedeva, decise autonomamente istituire una vera e propria “Compagnia Speciale di Sicurezza”.

Baschi verdi della Guardia di Finanza in azione

L’alto Comando del Corpo ritenne, infatti, opportuno organizzare un apposito corso di addestramento, della durata di due mesi, al quale furono ammessi i sottufficiali ed i finanzieri rigorosamente selezionati fra i militari celibi ed in possesso di una particolare prestanza fisica e di ottime qualità disciplinari, morali, di carattere, di coraggio e di spirito di iniziativa.

Il 1° corso per “finanzieri specialisti” si tenne a Portoferraio, allora sede del II Battaglione Allievi Finanzieri, durante la primavera del 1972 e fu diretto dallo stesso Comandante della Scuola, l’allora Tenente Colonnello Rocco Maffei.

Ben presto agli antesignani degli odierni Baschi Verdi (3 sottufficiali e 35 militari di truppa in tutto) fu demandata sia la vigilanza, ai fini della sicurezza degli obiettivi, di alcuni Uffici centrali del Ministero del Tesoro (allora separato da quello delle Finanze), in Via XX Settembre, a Roma, ma soprattutto la sicurezza della Banca d’Italia e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, con la conseguente scorta in occasione della spedizione di cartevalori.

Contemporaneamente, una quindicina di militari della ex Compagnia Speciale di Portoferraio, confluiti nella Compagnia Aeroporti, assicurarono i servizi di sicurezza ai varchi aeroportuali, inizialmente in quelli romani ed in seguito presso altri scali di rinomata importanza commerciale.

A pochi anni dalla nascita della Compagnia Speciale il Corpo dovette annoverare il primo caduto, la M.O.V.M. Finanziere Antonio Zara, appartenente alla Compagnia Aeroporti di Roma, caduto eroicamente durante l’assalto di un commando di terroristi palestinesi all’aeroporto di Fiumicino il 17 dicembre ’73.

LA NASCITA DEL REPARTO SCORTA VALORI

Con la determinazione n. 37370/3015 del Comandante Generale del Corpo in data 1° marzo 1974, a seguito della convenzione stipulata con la Banca d’Italia, nacque il Reparto Scorta Valori, posto disciplinarmente alle dipendenze del “Gruppo Servizi” della 18^ Legione di Roma, lo stesso Comando di Corpo dal quale dipendevano la 1^ Compagnia Presidiarla e la Compagnia Aeroporti, e fu articolato in 4 sezioni, con sedi rispettivamente a Roma e Piacenza.

I compiti del Reparto Scorta Valori si sostanziavano nella vigilanza e scorta ai trasporti dei valori per conto della Banca d’Italia, nella vigilanza degli stabilimenti di Roma e Piacenza e nella vigilanza delle Officine Carte-Valori e degli altri edifici di Roma dove erano custoditi valori della Banca.

Il Reparto si adoperava, inoltre, presso gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino in compiti di antiterrorismo e di vigilanza anticontrabbando.

Fu così che nel corso del 1975, ad appena un anno dalla costituzione del Reparto Scorta Valori, nel mentre si svolgevano presso la Scuola Sottufficiali di Ostia i corsi di addestramento per gli operatori della Scorta Valori (a partire dal 1977 i corsi verranno unificati e denominati SVAT), l’Ufficio Ordinamento del Comando Generale del Corpo approntò lo studio per la costituzione di un vero e proprio “reparto di pronto impiego” non direttamente connesso con le esigenze della Banca d’Italia, ovvero di altre istituzioni finanziarie.

IL PRIMO CORSO CONTINGENTE ANTITERRORISMO

Con il 1° corso di “Pronto Impiego”, che si tenne a Portoferraio dal 22 settembre al 15 novembre 1975, nacque il “Plotone di Pronto Impiego”, altrimenti definito, “Contingente Antiterrorismo”.

Composto inizialmente da 30 militari, il plotone fu acquartierato all’interno del Comando della Legione Allievi, allora operante nella Caserma “Piave”, attuale sede del Comando Generale del Corpo, in viale XXI Aprile.

Operazione dei Baschi Verdi

Con la Legge 27 aprile 1977, n. 146, il contingente del Corpo messo a disposizione della Banca d’Italia fu elevato da 170 a 600 unità, operazione questa che avrebbe avuto attuazione pratica a decorrere dal successivo 10 di dicembre.

Quella che potremmo definire come l’epopea della Scorta Valori ebbe comunque fine nel 1982, infatti, in relazione al riesame dei compiti operativi e delle competenze fra le varie forze di polizia, il servizio di vigilanza per conto della Banca d’Italia fu trasferito all’Arma dei Carabinieri, che peraltro lo esercita tuttora.

Infatti, a seguito dell’introduzione della Legge n. 21 del 26 gennaio 1982, che sancì il passaggio del servizio di vigilanza e scorta valori della Banca d’Italia all’Arma dei Carabinieri, nel 1983 i Nuclei S.V.A.T.P.I., vennero trasformati in Nuclei Antiterrorismo e Pronto Impiego “AT-P.I.”, una componente altamente specializzata della Guardia di Finanza composta da personale qualificato da un apposito corso che si svolgeva inizialmente presso il III Battaglione Allievi Finanzieri di Mondovì.

Il corso, infatti, durava all’incirca due mesi e mezzo e si svolgeva una volta l’anno con l’ausilio del nucleo addestratori della Compagnia Corsi Speciali del Battaglione a cui si affiancavano per la circostanza alcuni “Baschi Verdi” in servizio presso i Reparti operativi, ai quali veniva attribuita la qualifica di Istruttori e Aiuto-Istruttori e che andavano a completare l’organico del Battaglione, consentendo così di raggiungere un più favorevole rapporto tra personale addetto alla formazione ed allievi.

I corsi “S.V.AT-P.I.” e “AT-P.I.” erano svolti in passato presso i vari Reparti d’Istruzione fin quando nel 1996 il Corpo decise di dare un unico nido ai “Baschi Verdi”, acronimo con il quale comunemente vengono chiamati gli “AT-P.I.”

Nel 1996 viene istituito, infatti, presso la Caserma “Monte Grappa” di Orvieto il Centro Addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza, che cura l’addestramento per tutti i servizi extratributari del Corpo ed in particolare la formazione e l’aggiornamento dei “Baschi Verdi”.

Per chi volesse approfondire ulteriormente la storia della Specialità si consiglia, oltre ad una visita presso il piccolo Museo a loro dedicato nella stessa Orvieto, anche la lettura del libro di Gerardo Severino – Giuseppe Furno “Storia dei Baschi Verdi (1972 – 2009”, (Roma, Ente Editoriale della Guardia di Finanza, 2009).

La copertina del libro “Storia dei Baschi Verdi”

Concludiamo osservando come i  valori e lo spirito di sacrificio che la Specialità ha conseguito in questi ultimi cinquant’anni di storia italiana sono ben compendiati nella motivazione della citata Medaglia d’Oro al Merito Civile, la quale sarà appuntata sull’italico Vessillo domani sera, presso il Centro Logistico di Roma “Villa Spada”, luogo ove verrà celebrata la solenne cerimonia militare.

Baschi Verdi fanno parte della storia della GDF

Ad essa affidiamo il compito di porre fine a questo modesto contributo. “Il Comparto Anti Terrorismo-Pronto Impiego della Guardia di Finanza, si è sempre contraddistinto per l’elevata e polivalente capacità d’azione e per la spiccata prontezza d’intervento nel contrasto ai traffici illeciti e alle forme più pericolose di criminalità, anche di carattere economico-finanziario, nel solco delle gloriose e radicate tradizioni di valore e di abnegazione del Corpo. Si è contraddistinto per aver operato in contesti caratterizzati da elevati profili di rischio per garantire, anche con generoso contributo di sangue, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica del Paese e per aver svolto servizi di scorta e tutela dei rappresentanti delle più alte cariche istituzionali italiane e straniere. I Baschi Verdi hanno confermato e dimostrato incondizionato altruismo, spiccato coraggio ed elevate virtù civiche, operando in maniera generosa ed instancabile anche in occasione degli interventi di soccorso a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali conseguendo l’ammirata gratitudine delle istituzioni nonché l’unanime stima e riconoscenza di tutto il Paese. 1972/2022 – Territorio Nazionale”.

*Colonnello (Aus) Guardia di Finanza – Storico Militare

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