Di Mariateresa Levi
Teramo. Dopo l’ondata di sequestri di mascherine, disinfettanti, tute e guanti monouso effettuati all’indomani del manifestarsi della pandemia da COVID-19, in un periodo nel quale gli approvvigionamenti di questi indispensabili dispositivi di protezione individuale (DPI) sono avvenuti in maniera regolare ed a prezzi calmierati per chiunque ne facesse richiesta, ecco che alla ribalta si affaccia un nuovo maxi-sequestro da circa 1 milione e 300 mila pezzi operato dai finanzieri del Comando Provinciale di Teramo.

Il sequestrato operato dalla GDF di Teramo
L’importante risultato messo a segno dalle Fiamme Gialle è avvenuto durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio che, nel caso specifico, avevano interessato due aziende della provincia con sedi a Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo) e Civitella del Tronto (Teramo).
Nel verificare la documentazione della partita di merce in questione (di provenienza cinese e nello specifico costituita da 1.267.000 mascherine e 20 mila tute monouso di III categoria) i Finanzieri si sono però accorti che la stessa non solo era priva delle necessarie autorizzazioni attestanti la rispondenza di questi DPI agli standard produttivi e sanitari richiesti, ma anche che recava ben impresso il noto marchio di conformità europeo “CE” contraffatto.
La frode intentata ai danni di ignari consumatori (valore commerciale della merce stimabile in oltre 670 mila euro) veniva così inequivocabilmente scoperta dai militari della GDF teramana i quali, oltre al sequestro immediato di tutti i DPI in questione, provvedevano a denunciare alla competente Autorità Giudiziaria i due titolari delle imprese per violazione dell’art. 474 del Codice Penale (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) con una parallela segnalazione indirizzata alla Camera di Commercio determinata dalla mancanza delle dichiarazioni attestanti la sicurezza dei prodotti rinvenuti, ciò ai fini dell’irrogazione delle previste sanzioni di natura amministrativa.
Nonostante l’attenzione del Corpo permanga molto alta verso queste subdole forme di frodi commerciali che non si fanno scrupolo alcuno nell’esporre i cittadini al virus, non è tuttavia da escludere la possibilità di imbattersi in tali DPI contraffatti dotati di poca o nulla efficacia in termini di prevenzione, nonché fabbricati con materiali di dubbia qualità e provenienza.
Il consiglio, in questo caso, è di acquistare questi dispositivi di protezione presso le farmacie e gli esercizi commerciali sui quali si fa normalmente affidamento, nonché di contattare – in caso di fondati sospetti di frode – il numero di pubblica utilità delle Fiamme Gialle “117” attivo 24 ore su 24 in tutta Italia.
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