Di Claudio Bellumori e Dario Gravina
Napoli. Li seguivano da tempo e li hanno sorpresi nel box di un’abitazione mentre caricavano 100 panetti di cocaina a bordo di due auto, e le perquisizioni che si sono susseguite hanno permesso di sequestrare 150 chili. di coca, 46 chili di hashish, 9 armi da fuoco e 650 mila euro in contanti, oltre all’arresto di 5 soggetti (di età comprese tra i 47 ed i 40 anni) ritenuti i membri di un agguerrito sodalizio di trafficanti.

L’operazione antdroga congiunta GDF e PS
Sono questi i risultati che attestano il successo di una nuova operazione congiunta condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli e dagli agenti della Squadra Mobile partenopea tra le località di Giugliano in Campania (Napoli) e Marano (Napoli).
Come detto sopra, l’operazione è partita da un primo “blitz” nel quale due degli arrestati sono stati sorpresi nel garage di un loro complice proprio nel momento in cui stavano caricando su due diverse auto circa 105 chili di “polvere bianca”, celati all’interno di due scomparti ingegnosamente ricavati nei vani di alloggio delle ruote di scorta.
Da questo iniziale sequestro è così scaturita un’altra perquisizione effettuata presso l’abitazione di un quarto membro del gruppo, ed anche in questo caso l’annesso box fungeva da magazzino per lo stoccaggio di stupefacenti (nello specifico circa 43 chili di cocaina), che i poliziotti ed i finanzieri operanti hanno scovato sotto una botola del pavimento azionabile tramite un sistema idraulico.
La scia delle perquisizioni non si è però interrotta, e così anche l’abitazione di un quinto soggetto finiva sotto le attenzioni degli uomini della GDF e della PS i quali, anche in quest’occasione, andavano a segno rivenendo 46 chili di hashish, 2 chili di cocaina, 6 pistole semiautomatiche complete di munizioni, 3 revolver con matricola abrasa, 12 caricatori, 543 cartucce per arma corta, diversi stampi per l’apposizione di “marchi” sui panetti, una pressa nonché altro materiale utilizzato per il confezionamento della droga.
Come per le altre abitazioni sottoposte al controllo, il metodo di occultamento si serviva di un loculo ricavato sotto il pavimento ed accessibile tramite una botola a comando idraulico.
I controlli sono poi toccati all’autovettura di un sesto complice, anche questa dotata di un doppiofondo il quale, benché vuoto, ha comunque costituito l’evidente prova del suo coinvolgimento nel traffico.
Il cerchio delle attività si è dunque chiuso con un’ulteriore perquisizione condotta all’interno dell’abitazione di un settimo componente della banda e che stavolta ha richiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco, necessario per il rinvenimento dell’ennesimo “vano” occulto scavato sotto il livello del pavimento (anche quello accessibile tramite botola “a scomparsa”).
In esso sono stati trovati 62 involucri avvolti nel cellophane contenenti banconote di vario taglio per complessivi 650.690 euro oltre a 2 apparecchi conta-banconote, circostanza questa che ben dimostra il business conseguito dagli arrestati i quali saranno presto chiamati a rispondere del reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti nonché quelli di riciclaggio e autoriciclaggio di denaro.
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