Di Consuelo Chiara Maria Sortino
Palermo. A bordo aveva un carico di hashish con il quale avrebbe potuto invadere le piazze clandestine dello spaccio dell’intera Sicilia e per l’intera stagione estiva, ma è stato individuato dai mezzi del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza e – prima che potesse sbarcare in un qualsiasi punto d’approdo del Mediterraneo – è stato abbordato in mare aperto mettendo così fine al lucroso traffico che stava realizzando.
È questa l’estrema sintesi di una nuova e brillante operazione anti-droga condotta dai militari del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare e da quelli del Comando Provinciale di Palermo, che aveva preso avvio giorni addietro allorquando un aereo ATR42 MP del Gruppo Esplorazione Aeromarittima (GEA) – in volo sul Canale di Sicilia – ha inquadrato sui propri visori avionici la presenza di un veliero battente bandiera degli Stati Uniti.
L’imbarcazione presentava una rotta ed altre caratteristiche che i piloti e gli specialisti dell’aeromobile hanno valutato come sospette, per questo hanno comunicato immediatamente i dati del “target” all’equipaggio del pattugliatore multiruolo P02 “Monte Cimone” che ha così iniziato un monitoraggio a distanza dell’imbarcazione – protrattosi per circa 12 ore – in attesa che le Autorità statunitensi concedessero l’ok per necessari controlli di polizia.
Ottenuto il via libera, il pattugliatore delle fiamme gialle si è dunque diretto a tutta forza verso il veliero e, una volta affiancato, il team di abbordaggio del P02 “Monte Cimone” è così potuto salire a bordo del natante per identificare i componenti dell’equipaggio e verificare la natura d’un eventuale carico illecito.
Oltre a tre uomini di nazionalità bulgara, i finanzieri hanno infatti constatato la presenza di numerosi sacchi di juta contenenti la droga in questione.
Preso il comando del veliero ed immobilizzati i membri del suo equipaggio, l’imbarcazione è stata quindi condotta al porto di Palermo dove ad attenderla c’erano i finanzieri del locale Nucleo Polizia Economico Finanziaria – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO), i quali hanno dapprima accertato la natura dello stupefacente lì rinvenuto e successivamente il suo peso (6.000 kg.).
Al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, i componenti dell’equipaggio sono stati dunque arrestati ed incriminati per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mentre il carico di hashish (valore di mercato stimabile in circa 13 milioni di euro), unitamente alla barca che lo stava trasportando, è stato sequestrato.
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