Guardia di Finanza: proponevano acquisti di immobili a prezzi più che vantaggiosi, 252 clienti truffati per oltre 2 milioni di euro

Di Alessandro Margottini               

ROMA. Avrebbero truffato 252 persone proponendo acquisti di immobili a prezzi particolarmente vantaggiosi, ma ad arrestarli con l’accusa bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio hanno provveduto i finanzieri del Comando Provinciale di Roma – 1° Nucleo Operativo Metropolitano (NOM), su disposizione del GIP del Tribunale capitolino.

Operazione della Guardia di Finanza

È stato questo l’epilogo d’indagini che hanno fatto luce su uno smaccato sistema truffaldino che ha visto due imprenditori ingannare un gran numero di clienti in soli 18 mesi di “attività”,  clienti dai quali avevano incassato anticipi per oltre 2 milioni di euro.

Come accennato sopra le proposte immobiliari in questione erano rese oltremodo allettanti da prezzi molto inferiori a quelli correnti, con forme di pagamento rateizzato e senza dover necessariamente accendere mutui ipotecari, il che consentiva ai due di attrarre numerosi acquirenti da quali si facevano poi consegnare caparre confirmatorie, salvo poi procrastinare all’infinito la stipula dei rogiti giustificando il tutto con sopraggiunti “impedimenti”.

Quando le attese cominciavano poi a creare inevitabili tensioni tra le parti, i due erano comunque pronti a proporre accordi transattivi (dunque la risoluzione del contendere tramite accordo tra le parti stesse) a loro volta rinviati di continuo.

Servizio 117

Gli oltre 2 milioni di euro finiti sui conti correnti personali degli indagati e dalle società immobiliari a loro riconducibili (una delle quali condotta al fallimento in maniera fraudolenta dopo che il suo patrimonio era stato saccheggiato e dopo aver accumulato un passivo finanziario superiore agli 11 milioni di euro) hanno dunque consentito un più che sostanzioso volume di introiti, che ha così convinto il GIP del Tribunale di Roma ad emettere un decreto di sequestro preventivo per oltre 2,2 milioni di euro nel quale sono ricompresi immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a quattro società, ai due imprenditori arrestati che ne erano a capo nonché ad altri tre soggetti ritenuti compartecipi nella vicenda.

Particolarmente prezioso per il buon esito delle indagini è stato poi il supporto operativo fornito dai Comandi Provinciali GDF di Milano, Asti e Belluno, nonché quello del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

Resta in ogni caso inteso che, nell’attuale fase preliminari delle indagini e in attesa di giudizio definitivo, a tutti gli indagati va riconosciuta la presunzione d’innocenza.

La Guardia di Finanza invita i cittadini a fare dovuta attenzione nelle compravendite immobiliari, preferendo al riguardo società di comprovato affidamento nel settore e diffidando delle offerte che appaiono come troppo “vantaggiose”, ricordando altresì che la presenza d’una possibile truffa potrà essere segnalata al numero di pubblica utilità del Corpo “117”, attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.

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