Guardia di Finanza: Roma, traffico di influenze illecite in una fornitura da 800 mln. di mascherine di fabbricazione cinese. Coinvolte 5 società italiane ed eseguiti sequestri di beni per 70.000.000 di euro

Di Antonio Leone

Roma. L’inchiesta è scottante anche perché riguarda gli affidamenti compiuti dal Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 (dal valore complessivo di 1,25 miliardi di euro) a favore di tre consorzi produttivi cinesi e finalizzati all’acquisto di oltre 800 milioni di mascherine del tipo “FFP2” e “FFP3”, ma che ora vede l’esecuzione di sequestri per 70.000.000 di euro disposti dal GIP del Tribunale di Roma.

Sono questi gli elementi essenziali dell’operazione “Anatrante”, condotta dai finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria (NSPV) nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica capitolina, riguardante un gruppo di persone in concorso tra loro che gli inquirenti ritengono al centro di un traffico di influenze illecite (peraltro aggravato dalla transnazionalità del reato) oltre che responsabili – a vario titolo – dei reati di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio.

Stemma Comando Reparti Speciali – GDF

A seguito della citata attività di intermediazione (non contrattualizzata dalla competente Struttura Commissariale) le società finite nell’inchiesta hanno infatti percepito, proprio dai consorzi cinesi fornitori dei suddetti dispositivi di protezione individuale, compensi ammontanti a decine di milioni di euro sui quali l’Autorità Giudiziaria vuol però fare piena luce.

La difficile attività investigativa in questione ha riguardato cinque imprese italiane – di cui quattro con sede a Roma una a Milano – nei cui confronti gli inquirenti stanno procedendo anche in relazione all’illecito amministrativo di cui agli articoli 5 e 25 del D.Lgs n. 231/2001, il quale prevede specifiche sanzioni pecuniarie in capo alle aziende ritenute responsabili di non aver adottato adeguate misure atte ad impedire ai propri dipendenti di commettere reati (es. corruzione, disastro ambientale e  riciclaggio di denaro) nell’interesse dell’azienda stessa.

Al momento i finanzieri del NSPV hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza – diretto e per equivalente – le quote di una delle quattro società romane coinvolte nella vicenda nonché immobili, disponibilità finanziarie, polizze assicurative, automobili e motocicli di grossa cilindrata, gioielli e orologi di particolare pregio oltre ad un lussuoso yacht.

 

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