Guardia di Finanza: Savona, ancora maltrattamenti e violenze in una struttura di ricovero per anziani. Arrestate tre operatrici socio-sanitarie

Di Mariateresa Levi

Savona. Comportamenti privi di umanità e compassione, commessi in dispregio dei propri doveri anche perché caratterizzati dalla violenza e dalla sopraffazione, per di più con l’aggravante di averli commessi in maniera reiterata verso persone inermi ed incapaci di difendersi.

Sono queste le gravi accuse che hanno portato agli arresti domiciliari tre operatrici socio-sanitarie in servizio presso una residenza sanitaria per anziani sita a Varazze (Savona), a capo di una complessa indagine condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Savona.

L’attività investigativa delle fiamme gialle, coordinata dalla Procura della Repubblica savonese, si è sviluppata nel corso di alcuni mesi al termine dei quali è venuto allo scoperto il clima che imperversava in quella struttura destinata ad assistere persone bisognose di assistenza e cure, ma dove le tre assistenti – tutte italiane con età comprese tra i 48 ed i 64 anni – erano solite interagire con i loro anziani pazienti utilizzando modi inaccettabili, fatti di strattoni, percosse, insulti, imprecazioni e minacce di vario genere.

Auto di servizio della Guardia di Finanza

A far perdere le staffe alle tre, come dimostrato dalle indagini, bastava davvero poco come un campanello di chiamata attivato più volte (anche se per motivi del tutto legittimi), ed ecco che il “disturbo” causato alle operatrici si tramutava ben presto in minacce come quella di vedersi legati al letto oppure di essere lasciati senza pasti, ed a nulla servivano le implorazioni e persino i pianti degli sventurati pazienti per farle desistere o per vedersi assistiti almeno per quel minimo ad cui avevano diritto e che, certamente, rientrava nei doveri lavorativi delle accusate.

Un sistema dove a dettar legge erano dunque i modi ingiustificatamente risoluti delle operatrici arrestate ma ai quali l’Autorità Giudiziaria, accogliendo in toto le risultanze probatorie esposte dai finanzieri, ha finalmente messo fine attraverso le ordinanze di custodia cautelare oggi eseguite.

Da rilevare come i citati arresti siano stati peraltro integrati con alcuni ordini di perquisizione che i militari delle fiamme gialle hanno effettuato rintracciare le cartelle cliniche delle vittime, ed anche presso le abitazioni delle tre operatrici nell’eventualità di ulteriori e sempre possibili sviluppi investigativi.

 

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