Guardia di Finanza: sequestrata a Pescara oltre una tonnellata di tonno rosso di provenienza illegittima

Di Armando Modesto

PESCARA.  Supera la tonnellata il quantitativo di tonno rosso che i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale – Stazione Navale di Pescara, hanno sequestrato la scorsa notte durante un’attività di controllo sulle merci ittiche e che, proprio in prossimità delle feste natalizie, prevede una opportuna intensificazione.

Vedetta costiera classe 800 – III serie del Servizio Aeronavale della Guardia di Finanza

L’attività è stata avviata a seguito di un attento monitoraggio che i militari delle fiamme gialle stavano compiendo da giorni sul lungofiume pescarese. Nel corso di un servizio di uno dei servizi osservazione, in piena notte, i militari hanno fermato e sottoposto a controllo un furgone isotermico sospetto.

Quello stesso mezzo, infatti, aveva caricato su una banchina abbandonata diversi esemplari di tonno rosso, e contava dunque di guadagnare rapidamente lo svincolo del locale raccordo autostradale per dirigersi alla volta della Capitale.

I finanzieri di mare, aiutati dall’oscurità notturna, hanno però colto di sorpresa il conducente quando ormai sembrava che il carico della merce fosse stato completato senza intoppi, ed all’alt dei finanzieri il conducente stesso non ha potuto far altro che aprire il vano dell’automezzo per mostrare cosa avesse dentro.

Dal controllo è così emerso che nel furgone erano stati stivati diversi esemplari di tonno rosso (Thunnus thynnus) aventi un peso complessivo di 1.090 kg, detenuti e trasportati illecitamente in quanto sprovvisti di documentazione che ne attestasse la legittima provenienza.

Il tonno sequestrato di finanzieri della Stazione Navale di Pescara

La mancanza della prescritta etichettatura di tracciabilità farebbe dunque presumere che il pregiato prodotto ittico in questione sarebbe stato immesso nella normale filiera commerciale, dove gli esemplari di questo pesce pelagico – sempre richiestissimo sul mercato – avrebbero consentito un notevole guadagno considerato che il suo prezzo al dettaglio va dai 15 fino ai 40 euro al kg.

Al conducente del veicolo, risultato essere il dipendente di una società romana attiva nel commercio di prodotti ittici, è stata dunque applicata una sanzione amministrativa mentre il carico di pesce (che il medico veterinario della ASL di Pescara intervenuto nell’occasione ha refertato come non-idoneo al consumo umano), è stato consegnato ad una società specializzata per lo smaltimento dei sottoprodotti d’origine animale.

Sulla vicenda, oltre al preziosissimo ruolo rivestito dal Servizio Navale della Guardia di Finanza contro la pesca di frodo, giova evidenziare come questa specie di tonno rosso sia soggetta ad un particolare regime internazionale di tutela e conservazione, alle cui norme sono assoggettati tanto i pescatori professionali quanto quelli sportivi.

Un’attività di servizio di grande importanza per la tutela dell’ecosistema marino che, in situazioni come quella qui descritta, va ad integrarsi all’azione di tutela dei consumatori come a quella degli operatori del settore che lavorano nel rispetto delle regole.

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