Guardia di Finanza: sequestrati a Roma 680 kg di cocaina rivenuti a bordo di un autoarticolato. Arrestati due responsabili

Roma. Avrebbero letteralmente inondato il mercato clandestino della capitale con diversi quintali di cocaina, ed il classico “cavallo di Troia” sarebbe stato un autoarticolato confuso tra le migliaia e migliaia che ogni giorno transitano nella città eterna come nel suo hinterland, ma attenderlo c’erano però i finanzieri del locale Comando Provinciale i quali hanno così messo a segno un risultato di davvero grande rilievo.

L’operazione è nata da uno dei tanti servizi di controllo economico del territorio, ed in questo caso è stata una pattuglia di “baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego ha notare le manovre di un automezzo con targa slovena, che di lì a poco avrebbe dovuto scaricare la merce che aveva a bordo presso un magazzino di Monterotondo scalo.

Presumibilmente attratti da qualche particolare e forti della loro consolidata esperienza maturata sulla strada, i finanzieri hanno rapidamente deciso che su quel mezzo andasse eseguita un’accurata ispezione, in particolare tra numerosi colli contenenti pezzi di ricambio per automobili che – ufficialmente – costituivano il motivo di quel trasporto giunto dall’Est Europa.

Militari della Guardia di Finanza impegnati in un’operazione di controllo del territorio

Forse neppure i militari abituati a sequestrare merci d’ogni tipo e droghe in quantità avrebbero pensato di trovarsi di fronte ad un quantitativo simile di “coca”, atteso che tra gli scatoloni hanno rinvenuto qualcosa come 600 panetti della citata sostanza stupefacente per un peso complessivo di 680 chilogrammi che, oltre a rifornire per mesi le piazze romane dello spaccio, avrebbe consentito ai trafficanti guadagni plurimilionari.

Il conducente dell’automezzo (un cittadino di nazionalità bulgara) ed il suo complice italiano sono stati immediatamente arrestati in flagranza di reato ed associati alla Casa Circondariale di Rebibbia, dove ora si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che li accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La misura è stata adottata allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

Anche quest’ultima operazione conferma quale sia l’importanza che la Guardia di Finanza ha nella difficile azione di contrasto a questi traffici, risultati che ogni anno vengono testimoniati da bilanci operativi assolutamente ragguardevoli che il Corpo riesce a conseguire grazie ai suoi dispositivi di vigilanza che, oltre a rivolgersi alle merci che viaggiano su gomma, sono presenti in tutte le zone di vigilanza doganale (porti ed aeroporti in primis) che le sono affidate.

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