Guardia di Finanza: sorpreso all’interno di un parcheggio di Bari con 95 kg di hashish nell’auto. Arrestato un corriere

BARI. Non conosce soste la sequenza di arresti che la Guardia di Finanza, praticamente ogni giorno, compie in tutto il territorio nazionale nei confronti d’insidiosi malviventi come i corrieri di droga, che proprio nel continuo andirivieni basano il loro illecito “lavoro”.

Stavolta è toccato ai finanzieri del Comando Provinciale di Bari provvedere ad uno di questi arresti, che ha riguardato un soggetto sorpreso con quasi un quintale di hashish a bordo dell’auto che stava conducendo.

Autopattuglie della Guardia di Finanza appartenenti al Comando Provinciale di Bari in azione

Nel caso qui descritto l’autovettura non è stata fermata in uno dei tanti posti di controllo approntati dalla GDF su molte delle rotabili del Paese, bensì all’interno di un parcheggio dove i finanzieri in forza al locale Nucleo Polizia Economico Finanziaria (PEF) l’hanno infatti notata per poi procedere al controllo.

Già dai primi momenti i dati emersi sul conducente (gravato da precedenti specifici) avevano messo sull’avviso i finanzieri operanti, che hanno così proceduto ad un ancor più attento controllo del mezzo dal quale, infatti, sono saltati fuori 920 “panetti” contenenti hashish (peso complessivo di circa 95 chilogrammi), mentre il corriere in questione – attesa l’evidente flagranza di reato – è stato immediatamente tratto in arresto.

I finanzieri del Nucleo PEF di Bari con il carico di hashish sequestrato

Oltre al carico di droga sono altresì finiti sotto sequestro la vettura che lo stava trasportando ed i due smartphone del conducente.

Per il Comando delle fiamme gialle baresi si tratta di droga che con ogni probabilità sarebbe finita sulle piazze di spaccio cittadine e che, in base alle attuali “quotazioni di mercato”, avrebbe fatto fruttare ai trafficanti ricavi per circa 1.000.000 di euro.

La custodia cautelare in carcere dell’uomo trovato in possesso dell’hashish, già convalidata dal GIP del locale Tribunale, giunge comunque nella fase preliminare del procedimento penale che lo riguarda e che deve perciò ancora essere compiutamente valutata con il previsto contributo della difesa. Anche da ciò ne deriva dunque per lo stesso soggetto una presunzione d’innocenza, che tale rimarrà fino ad eventuale ed intervenuta sentenza irrevocabile di condanna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore