Idrografico, è sempre più stretta la collaborazione tra la Marina Militare italiana e libanese

Napoli. Grazie ad un progetto dello Stato Maggiore della Difesa, l’Italia sta sostenendo il lavoro della Marina Militare libanese per quanto riguarda il settore idrografico.

Stretat collaborazione tra la Marina Militare italiana e quella libanese

Un settore fondamentale per la navigazione. Uno degli obiettivi dell’accordo tra Italia e Libano è la creazione del Servizio Idrografico libanese con la formazione del personale ed il finanziamento per comprare software e strumentazione specialistica, necessari all’avvio in autonomia delle attività idro-oceanografiche.

L’Italia ha sostenuto questo impegno, viste anche le ottime relazioni diplomatiche tra i due Paesi donando, nel 2016, una nave idrografica completamente nuova. La collaborazione rientra in un più ampio contesto delle iniziative dell’International Support Group for Lebanon (ISG), in ambito ONU che ha lo scopo di coordinare e sviluppare le attività formative a favore delle Forze Armate Libanesi (LAF).

Il giorno della consegna della nave alla Marina libanese

Il nostro Paese forma anche ufficiali e sottufficiali della Marina libanese che studiano, a Genova, presso l’Istituto Idrografico della Marina dal 2014, per acquisire la qualifica da idrografi nelle categorie A e B, qualifica riconosciuta a livello internazionale.

Il personale addetto produrrà un portafoglio cartografico di grande importanza, per sviluppare anche la ricerca scientifica degli Enti che sono inseriti in questo progetto in modo da avere nuovi programmi di intervento per dare stabilità al Paese, grazie alla conoscenza.

La Nave Idro-oceanografica “Ammiraglio Magnaghi” che come recita il suo motto “naviga per i naviganti” (“Nauta Pro Nautis”) consegnata nel 1975 alla nostra Marina Militare da oltre una decina di giorni si trova a Beirut impiegata proprio in questa attività di “naval diplomacy” e di “capacity building”.

E’ un segnale molto forte che l’Italia invia alla comunità internazionale. Un segnale che parte direttamente dalle capacità che ha, in ambito oceanografico, Nave Magnaghi. La quale è in grado di effettuare rilievi idrologici per la misura dei parametri chimico-fisici della colonna d’acqua, rilievi di tipo sedimentologico per prelievo di campioni del fondo marino, rilievi di tipo mareometrico per la misura delle variazioni di livello del mare.

La strumentazione, in continuo aggiornamento e mantenuta allo stato dell’arte, in aggiunta ai locali operativi e le capacità logistiche proprie dell’unità, la rendono una piattaforma scientifica ideale per condurre campagne anche in sinergia con Enti di ricerca esterni alla Forza Armata.

Dal 1° dicembre 2014, Nave Magnaghi dipende organicamente ed operativamente, per il tramite della Squadriglia Unità Idrografiche ed Esperienze (COMSQUAIDRO LA SPEZIA) ed il Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG LA SPEZIA), dal Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).

Ha un dislocamento di 1700 tonnellate a pieno carico. E’ lunga 82,7 metri e larga 13,7 metri. Ha un apparato motore 2 motori diesel GMT B-306 SS da 3.000 HP (2.206kW), 1 Motore Elettrico AI-43/25-686 DP da 240HP (176kW).

Ha un apparato elettrico 4 Diesel Generation GMT A 234 ESS, con una potenza di 2206 KW (2958,29 HP ). Ha una velocità di 10 Kt (4 Kt con il motore elettrico) con un’autonomia di 5500 NM. Ha un armamento di 5500 NM ed un armamento composto da 4 Mitragliere BROWNING M2 HB cal. 12.7.

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