Di Paola Ducci*
WASHINGTON (nostro servizio particolare). Nel 1944, mentre gli scienziati si impegnavano nella creazioni di armi sempre più potenti contro i nazisti, un laureato del MIT ( Massachusetts Institute of Technology) si concentrava su un tipo di guerra assai particolare.

Un documento dell’OSS
Ernest Crocker, classe 1914, ingegnere chimico, era appena stato reclutato dall’Office of Strategic Services (OSS).
La nuova Agenzia governativa, precursore della CIA (Central Intelligence Agency) stava escogitando nuovi e insoliti metodi per condurre il conflitto: dalle granate camuffate da zolle di carbone alle missioni segrete per “femminilizzare” Adolf Hitler, riempiendo il suo cibo di estrogeni.
Negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale si stava imbarcando in un progetto che necessitava di qualcuno che studiasse chimicamente gli odori più sgradevoli del mondo.
Crocker, definito in seguito dal Saturday Evening Post l’uomo dal “naso” da un milione di dollari, aveva chiaramente il naso migliore per questo lavoro.
Durante la Prima Guerra Mondiale, molto prima dell’arrivo dell’OSS, il soldato Ernest Crocker era solo uno dei 1.700 chimici di Washington che lavoravano per sviluppare gas velenosi più efficaci per l’esercito.
Interessato allo studio degli odori, Crocken notò che, a differenza delle piante o dei batteri, gli odori non avevano un sistema formale di classificazione scientifica.
A metà degli anni ‘20 ottenne un finanziamento dall’industria dei profumi e iniziò a costruire quello che pensava fosse il primo sistema di classificazione al mondo.
Crocker iniziò a cercare i profumi “primari” che si trovano in ogni odore rilevabile dal naso umano.
Ne scelse quattro: le note fragranti che si trovano negli odori floreali e fruttati, le note acide che caratterizzano gli odori aspri e acri, le note bruciate e le note capriliche, che definì come “il tipo di odore sgradevole associato al caprone”.

Il progetto una confezione che contenesse la puzza di tipo militare
Gli odori sgradevoli e gli odori animali, come il cane bagnato, hanno infatti forti note capriliche.
Crocker riuscì a distinguere otto intensità di ciascun elemento e, dopo aver annusato con attenzione 525 materiali -dal legno di sandalo al grasso rancido, ideò un sistema di classificazione che assegnasse a ciascun odore un numero unico di quattro cifre, ognuna delle quali rappresenta un elemento diverso classificato da 0 a 8 in base all’intensità.
Il caffè appena tostato, un odore con forti elementi fragranti e bruciati e deboli note capriliche, fu codificato come 7683, mentre il fieno, che è in gran parte definito dalle sue note fragranti e capriliche, fu codificato come 5114.
Il metodo Crocker si rivelò però troppo soggettivo per essere affidabile ma, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, attirò l’attenzione di Stanley Lovell, capo della ricerca e dello sviluppo dell’OSS.
Crocker fu reclutato nel 1943 per progettare una delle sue armi più creative: una bomba dall’odore nauseante di tipo militare, che poteva essere distribuita ai gruppi di resistenza e usata per rendere il suo bersaglio “fonte di derisione o disprezzo”, secondo i documenti declassificati dell’OSS.
Questi documenti rivelano che ai ricercatori fu chiesto di creare un cocktail di odori nocivi che potesse essere inflitto a un individuo o usato per sgomberare gli spazi di riunione e i magazzini dell’Asse.
La sostanza doveva essere persistente, “produrre prove inequivocabili di estrema sporcizia personale” e, idealmente, indurre la nausea.
Ma il suo vero scopo era psicologico: distruggere il morale attraverso l’imbarazzo.
Il progetto, dal nome in codice ironico di “Who, me?”, avrebbe richiesto al team di Crocker di creare un odore universalmente ripugnante.

Una scheda tecnica
Crocker passò mesi a testare combinazioni degli odori più sgradevoli del mondo e nel marzo del 1944 scelse una miscela di scatolo, mercaptano di amile e acidi butirrico, valerico e caproico che, insieme, aggredivano i sensi con odori di vomito, burro rancido, urina, uova marce, odore di sudore ed escrementi.
Alla fine del 1944, Crocker sviluppò anche una seconda formula da usare contro i giapponesi, sostituendo lo scatolo e incorporando l’alfa ionone per aggiungere note cadaveriche.
Ma l’imballaggio di siffatta produzione rappresentò un grosso ostacolo. Gran parte del 1944 fu dedicata alla progettazione delle confezioni: le idee spaziavano da capsule di vetro schiacciabili a tubi con punte che si rompevano, ma il team di Crocker riuscì finalmente a capire come sigillare i tubi inserendo un bordo di gomma nel tappo.
I campioni superarono i test di manipolazione nell’autunno dello stesso anno e alla fine 600 unità di Who, Me? furono preparate per la distribuzione.
Ma la guerra finì prima che “Who, Me?” arrivasse sul campo di battaglia.
Definito “il più importante scienziato del sapore della sua generazione”, ha trascorso il resto della sua carriera a studiare gli aspetti chimici e percettivi dell’odore e del sapore.
Il lavoro di Crocker, che comprendeva tra l’altro la valutazione dei metodi di conservazione degli aromi, la manipolazione di quelli naturali attraverso il calore controllato e lo studio dell’impatto psicologico dei sapori, ha contribuito a fondare la scienza sensoriale e la tecnologia alimentare come campi scientifici.
Se il naso di Crocker non ha sconfitto i nazisti, ha comunque aperto la strada a una serie di piccole vittorie sensoriali.
*Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa
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