Iran: giovane studente condannato a 10 anni di carcere

di Vincenzo Priolo

Rapporti sempre più difficili con l’Iran. Uno studente americano dell’Università di Princeton è stato condannato a 10 anni di carcere con l’accusa di essere una spia del governo americano. Il fatto potrebbe incrinare ancora di più le relazioni tra i due Paesi, sempre più tese da quando Donald Trump è stato eletto presidente.

L’arresto e la condanna dell’americano, Xiyue Wang, studente di storia, è stato annunciato mesi dopo che era scomparso in Iran, dove stava facendo ricerche per la sua tesi di dottorato.
Un portavoce del giudice iraniano, Gholam Hossein Mohseni-Ejei, ha dichiarato in una conferenza stampa che uno degli “infiltrati dell’America” è stato condannato.
In una dichiarazione pubblica anche l’università ha dichiarato che Wang era un candidato del dottorato specializzato in storia eurasiatica del XIX e XX secolo. In Iran stava svolgendo ricerche sulla dinastia Qajar.

Xiyue Wang, l’americano-cinese imprigionato in Iran

Ma siamo sicuri che questa situazione di attrito quotidiano sia una cosa positiva per l’America di Trump?
Una ipotetica intesa con Teheran porterebbe di certo vantaggi su almeno tre scacchieri su cui gli Stati Uniti saranno impegnati nel medio-lungo periodo:
a) la diversificazione del menu strategico in Medio Oriente;
b) la lotta contro il fondamentalismo jihadista di matrice sunnita.
Sanzioni e blocco di visti per atleti americani nei mesi scorsi hanno contribuito a peggiorare la situazione.
Adesso bisognerà aspettare la risposta diplomatica a questa strana condanna.

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