Di Chiara Cavalieri
TEL AVIV. Israele e Azerbaigian hanno siglato un importante accordo per l’esplorazione del gas nelle acque territoriali israeliane, rafforzando così la loro alleanza strategica in un periodo di forte instabilità nella regione.

Israele e Azerbaigian firmano accordo per esplorazione sul gas
Secondo quanto riferito dal Ministero dell’Energia israeliano, un consorzio composto dalla Compagnia petrolifera statale azera SOCAR, dalla britannica BP e dalla israeliana NewMed Energy ha ottenuto i diritti di esplorazione su un’area offshore.
Alla cerimonia della firma, avvenuta lunedì, erano presenti il ministro dell’Economia azero Mikayil Japarov e il ministro dell’Energia israeliano Eli Cohen.
L’accordo conferisce a SOCAR un ulteriore accesso agli asset energetici israeliani, dopo che la Compagnia ha acquisito una quota del 10% nel giacimento di gas Tamar all’inizio di quest’anno.
La SOCAR si era già aggiudicata i diritti di esplorazione nell’ottobre 2023, ma lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas aveva ritardato la formalizzazione del contratto.
Le aziende coinvolte avranno tre anni di tempo per condurre indagini sismiche nell’area e valutare la presenza di riserve di gas.
Le nuove licenze riguardano un’area nota come Cluster 1, che si estende per circa 1.700 chilometri quadrati nella parte settentrionale delle acque economiche israeliane.
Secondo il Ministero dell’Energia israeliano, questa zona è stata finora poco esplorata per quanto riguarda le sue potenziali risorse naturali.
L’accordo rappresenta un passo significativo per entrambi i Paesi consolidando la cooperazione energetica e rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti in un contesto geopolitico complesso.
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