Guardia di Finanza: ricercata in Germania per un’evasione fiscale plurimilionaria ma arrestata dalle Fiamme Gialle di Imperia con il coordinamento della Procura Europea (EPPO)

Di Alessandro Margottini               

IMPERIA. Era ricercata in Germania e raggiunta da Mandato di arresto europeo (MAE) emesso dall’Autorità giudiziaria tedesca, perché accusata di appartenere a un’associazione per delinquere transnazionale che ha messo in atto un’evasione all’IVA da 33 milioni di euro, ma la sua “irreperibilità” si è risolta presto poiché ad arrestarla – in territorio italiano – sono stati i Finanzieri del Comando provinciale di Imperia.

Autopattuglia della GDF di Imperia

A coordinare l’arresto della ricercata è stata la Procura Europea (European Public Prosecutor’s Office – EPPO), con i militari delle fiamme gialle altresì impegnati in diverse perquisizioni che giungono al termine di una più ampia indagine condotta dagli uffici tedeschi della stessa EPPO, oltre che dall’Ufficio finanziario di Monaco di Baviera.

Un’indagine che si è diretta verso sei soggetti i quali, nei primi mesi del 2022, avevano costituito un’associazione criminale attiva in diversi Paesi europei tra cui l’Italia.

Secondo gli inquirenti gli stessi indagati, avvalendosi di quattro società site in Germania e in Italia nonché tutte attive nel commercio di test antigenici per il Covid-19, avevano realizzato la maxi-evasione in questione con il classico schema della cosiddetta “frode carosello”.

Più nel dettaglio la società sita in Italia (ma con stabile organizzazione in Germania) acquistava la merce da società tedesche registrando fatture come cessioni intracomunitarie e quindi in esenzione di imposta, per poi rivenderla ad altre società tedesche.

Tale stratagemma consentiva così alle stesse società di generare un credito IVA, mentre il debito maturato nei confronti della sua stabile organizzazione non veniva pagato al Tesoro tedesco.

L’operazione, che ha richiesto l’impiego di circa 20 militari della GDF imperiese e che, come anticipato sopra, ha comportato l’esecuzione di 8 perquisizioni che hanno interessato abitazioni e uffici, ha altresì visto il sequestro di materiale informatico e di diversa documentazione amministrativo/contabile, oltre a un SUV e ad otto orologi aventi un considerevole valore.

Da rilevare come nel corso delle suddette perquisizioni i Finanzieri – operando in stretta sinergia con il personale dell’Ufficio finanziario di Monaco di Baviera – siano anche riusciti ad acquisire informazioni che si sono rivelate utilissime per la localizzazione di un altro membro dell’organizzazione criminale, che nel frattempo era rientrato in Germania ma che è stato anch’esso arrestato.

La brillante operazione, sviluppatasi sulle peculiari funzioni di Polizia economico-finanziaria del Corpo, testimonia ancora una volta l’efficace sinergia investigativa esistente tra EPPO, Guardia di Finanza e gli omologhi Organismi ispettivi delle Amministrazioni Finanziarie europee, per un sempre più incisivo contrasto alle grandi evasioni fiscali come alle grandi frodi finanziarie commesse all’interno del territorio unionale.

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