Kosovo: cambio di comando al Regional Command West (RC-W). Il Colonnello Natale Gatti (17° Reggimento Artiglieria contraerei “Sforzesca”) ha ceduto al parigrado Gianluca Figus (5° Reggimento Artiglieria terrestre “Superga”)

Pec/Peja. Avvicendamento, oggi, alla guida del Regional Command West (RC-W).

Il Colonnello Natale Gatti ha ceduto al parigrado Gianluca Figus il comando dell’unità multinazionale composta da militari italiani di Esercito ed Aeronautica Militare – oltre che da contingenti austriaci, moldavi, sloveni, turchi, polacchi e svizzeri – che opera nel settore Ovest del Kosovo.

La cerimonia del cambio di comando al Regional Command West (RC-W) di KFOR

Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, Nicola Orlando e del comandante di KFOR, Generale di Divisione Michele Risi, accompagnato dal vice comandante della missione NATO, il Generale elvetico Laurent Michaud, e altre autorità.

Nel suo discorso, il Generale Risi ha espresso il proprio apprezzamento per l’operato dei militari del Regional Command.

I militari del 5° Reggimento Artiglieria terrestre “Superga” dell’ Esercito di stanza a Portogruaro (Venezia) subentrano così  agli uomini e alle donne del 17° Reggimento Artiglieria contraerei “Sforzesca” con sede a Sabaudia (Latina) che hanno completato il proprio mandato nel Paese balcanico.

Nel periodo compreso tra dicembre e luglio, gli Artiglieri del 17° hanno contribuito a garantire sicurezza, stabilità e libertà di movimento nel proprio settore di operazione, secondo il mandato della Risoluzione 1244 delle Nazioni Unite del 1999, favorendo il processo di dialogo tra Serbia e Kosovo, promosso dall’Unione Europea.

Un momento della cerimonia

“Le attività del Regional Command West – ha sottolineato il Colonnello Gatti nel ringraziare i propri militari per l’impegno dimostrato durante il mandato del suo Reggimento – sono continuate anche durante l’emergenza COVID 19 che ha interessato la regione balcanica, senza influire sulla capacità operativa della missione KFOR”.

“I militari italiani e delle altre 6 nazioni – ha aggiunto – hanno assunto tutte le misure di prevenzione raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel condurre le operazioni, tra cui spiccano la protezione del Monastero serbo-ortodosso di Visoki-Decane, unico sito sorvegliato dalla missione NATO,  e il pattugliamento dell’area di responsabilità attraverso centinaia di pattuglie motorizzate e appiedate, condotte anche in collaborazione con la Polizia del Kosovo”,

Notevole è stato il sostegno fornito in modo imparziale dal contingente italiano alle istituzioni e alle comunità locali attraverso 18 donazioni di personal computer, arredi scolastici, e materiali didattici. Importante anche il contributo dato dal Regional Command West alla risposta locale al COVID-19, con la distribuzione alle autorità sanitarie e di Polizia del Kosovo di apparecchiature mediche e dispositivi di protezione individuale.

“Gli Artiglieri del 5°  – ha dichiarato il Colonnello Gianluca Figus, dopo aver assunto la guida del Regional Command West – tornano nei Balcani dopo circa 7 anni e sono pronti a contribuire, in collaborazione con le istituzioni del Kosovo, alla sicurezza della regione Ovest, in una fase delicata come quella in corso, caratterizzata dall’emergenza COVID-19 che non comprometterà la capacita’ della missione KFOR di condurre operazioni”,

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