Pristina. Il prossimo 11 giugno i cittadini kosovari saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche anticipate. Lo scorso 10 maggio il Parlamento di Pristina ha votato la sfiducia al Governo guidato da Isa Mustafa. La sfiducia è stata approvata con 73 voti a favore, 34 contrari e 3 astenuti su 115 deputati presenti in aula.
La mozione di sfiducia è stata proposta dai gruppi parlamentari di Iniziativa per il Kosovo, Alleanza per il Futuro del Kosovo e Movimento Autodeterminazione (sostenuta da 42 parlamentari) ed è stata appoggiata dal Partito Democratico del Kosovo, partner di coalizione al potere con la Lega democratica del Kosovo.
Ormai la Commissione Centrale elettorale ha ricevuto le liste dei candidati da parte dei partiti e le coalizioni registrati.
Gli analisti politici kosovari e non solo hanno diviso i raggruppamenti. Uno denominato come la Coalizione della Guerra oppure dei comandanti (AAK, PDK, Nisma per kosoven) ed un’altro definito come la Coalizione della pace, oppure degli intellettuali (LDK AKR Alternativa),
Un terzo si frappone fra questi due Coalizioni. E’ quello del Movimento di Vetevendosje che, nonostante le lunghe discussioni e consulte con i vari partiti, ha deciso di gareggiare da solo.
Si presenteranno, dunque, all’esame del voto popolare tre candidati a premier: Uno è Ramush Haradinaj (AAK PDK NISMA) laureato in giurisprudenza e coinvolto in un’inchiesta per crimini di guerra.
L’altro è Albin Kurti (Vetevendosje) laureato in elettrotecnica presso l’Universita’ di Pristina.
Il terzo candidato è Avdullah Hoti (LDK, AKR, Alternativa) laureato in Management e Informatica presso la Facoltà di Economia, Università di Prishtina nel 1998. Gli studi post-laurea (2001-2002) ed il dottorato per l’economia (2003-2007) gli ha compiuti presso la Staffordshire University, nel Regno Unito.
La campagna elettorale ufficialmente inizierà il 1” giugno. Ma ogni giorno è buono per i leader per fare propaganda ai loro programmi. Utilizzano cerimonie pubbliche, social network.
Nonostante il fatto che le ambasciate degli USA e dei vari Paesi occidentali si siano appellate affinchè persone sottoposte ad indagini oppure incriminate non vengano candidate, nelle liste sono state inseriti oltre 25 nomi.
Un fatto interessante che ha caratterizzato il periodo della preparazione delle liste è stato quello che ha visto numerose adesioni nei vari partiti. di analisti politici o membri della società civile che hanno aderito all’LDK. Mentre giornalisti famosi che prima accusavano il PDK di crimine organizzato e di corruzione, ora lo sostengono.