Le Forze Armate ancora impegnate nel rientro dei connazionali dalla Cina

Roma. “Il mio ringraziamento va agli uomini e alle donne delle Forze Armate che senza alcun risparmio, notte e giorno, hanno operato al servizio dei connazionali rientrati e che stanno ancora rientrando dalla Cina in una situazione di emergenza sanitaria a livello mondiale. In particolare ho apprezzato la collaborazione con altre articolazioni dello stato, con cui sono state condotte le operazioni di trasporto aereo, comprese le necessarie predisposizioni di assistenza attuate in volo sul KC767 dell’Aeronautica Militare e in Italia presso le strutture della Cecchignola e del Policlinico Celio dell’Esercito”, ha affermato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.

In stretto coordinamento con la protezione civile e con gli altri ministeri per il tramite del COI sono stati organizzati nei giorni scorsi i voli dedicati al rientro dei cittadini italiani bloccati a Wuhan, la città cinese maggiormente colpita dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus. A bordo dei velivoli militari è stato impiegato personale medico, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per fronteggiare possibili casi di infezione e per garantire un trasporto sicuro.

Uno degli aerei per il rientro dei nostri connazionali dalla Cina

Il primo volo, è stato effettuato il 2 febbraio scorso con un KC767A in dotazione al 14º Stormo dell’Aeronautica Militare ed ha riportato in patria i primi cinquantasei italiani che si trovavano nella citta di Wuhan. Una volta giunti in Italia, dopo i primi screening medici da parte del Team sanitario, composto da medici e infermieri dell’Aeronautica Militare e personale specializzato dell’Ospedale Spallanzani, sono stati trasportati e sottoposti ad un periodo di osservazione presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito presso la città militare della Cecchignola.

Il 9 febbraio scorso, sempre un KC767A dell’Aeronautica Militare decollato da Brize Norton (Inghilterra), sono rientrati da Wuhan (Cina) altri otto italiani che sono poi atterrati a Pratica di Mare. I connazionali, dopo i primi controlli medici, sono stati trasportati con mezzo militare presso l’ospedale militare del Celio, dove trascorreranno un periodo di sorveglianza sanitaria a cura del personale medico dell’Esercito, come previsto da protocollo sanitario.

Al momento il prossimo rientro di un ulteriore connazionale dalla Cina è previsto su di un velivolo KC-767A dell’Aeronautica Militare, allestito per garantire il trasporto in bio-contenimento con a bordo personale sanitario specializzato, medici e infermieri dell’Esercito e dell’Aeronautica, coordinati da un team dell’Ospedale Spallanzani.

 

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