Leonardo: al Poligono di Nettuno (Roma) testata la nuova torre HITFIRE da 155/52mm, un sistema ad alto livello di automazione

NETTUNO (ROMA) dal nostro inviato. Il direttore di tiro dà l’ordine di mettersi al riparo, Inizia il conto alla rovescia e poi arriva l’ordine di fuoco.

Siamo al Poligono di Nettuno (Roma) dove gli ingegneri di Leonardo hanno testato la nuova torre HITFIRE da 155/52mm, un sistema ad alto livello di automazione che consente di effettuare azioni di supporto al fuoco con un’elevata cadenza e un’altissima precisione.

Un’immagine della nuova torre HITFIRE da 155/52mm di Leonardo

 

IL POLIGONO DI NETTUNO

La storia dell’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri (UTT) di Nettuno risale al 1888, periodo in cui il Centro di Artiglieria del Regio Esercito era deputato alle attività di Poligono della Forza Armata dell’epoca.

Quest’oggi, l’UTT svolge attività diversificate, non solo a favore delle Forze Armate italiane.

Qui si sovrintende l’attuazione di programmi e accordi nazionali e internazionali per l’acquisto di attrezzature e materiali forniti da industria nazionale ed estera, ma non solo.

Vengono altresì effettuate attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione, all’esecuzione e al controllo dei contratti assegnati, nonché quelle relative ai settori della qualità e dei costi aziendali dei fornitori.

Inoltre, il Poligono contribuisce alle attività legate all’assicurazione della qualità, all’analisi dei costi di gestione e alla valutazione dell’adeguatezza tecnica ed economica delle offerte.

Nel pieno rispetto delle norme ambientali, il Poligono riesce a porsi come sito di interesse per attività innovative e dall’alto livello tecnologico come la dronistica e i sistemi di tracking.

Temi di interesse anche da parte dell’Agenzia Europea per la Difesa e l’Alleanza Atlantica.

IL SISTEMA PRESENTATO

Questo sistema, è stato spiegato nel corso di un briefing con la stampa specializzata, integrerà la bocca da fuoco da 155/52, completamente sviluppata e prodotta da Leonardo che garantisce le massime gittate ottenibili con i moderni sistemi d’artiglieria, e la torretta HITROLE da 30x113mm efficace per la protezione anti drone.

In un’ottica di completa interoperabilità, la suite elettronica della nuova torre avrà comunalità tecnologica con il C5I (Comando, Controllo, Comunicazione, Computer e Intelligence) già in servizio con l’Esercito Italiano e con l’elettronica a bordo dei prossimi carri da combattimento “A2CS” (Army Armoured Combat System) e “NMBT” (New Main Battle Tank).

Il nuovo carro armato Ariete C2 in addestramento

L’HITFIRE sarà inoltre integrabile con il JDIFSS (Joint Digital Indirect Fire Support System), ovvero un sistema di Comando e Controllo per la gestione digitalizzata e integrata del supporto a fuoco indiretto dei sistemi navali e terrestri.

La torre, grazie alla dimensione e al peso contenuti, è integrabile su diverse tipologie di piattaforme: dai camion 10×10 ai veicoli armoured 8×8 o 10×10, fino ai veicoli cingolati.

Attualmente è in corso uno studio per l’installazione di questa nuova torre a bordo di uno scafo ruotato derivato dal Veicolo Blindato Medio (VBM) 8×8 Plus.

Questo consentirebbe di massimizzare la comunalità tecnologica e logistica con i veicoli della famiglia VBM già in servizio.

Un VBM dell’Esercito

Dall’integrazione della torre HITFIRE con il nuovo scafo deriverà dunque un nuovo semovente ruotato per il supporto al fuoco a lungo raggio.

Fin dalle prime fasi progettuali del nuovo sistema, è stata valutata la possibilità di implementare un sistema di ricarica automatizzato, basato su interfacce esterne dedicate e operabili senza alcun intervento umano.

Anche i moduli logistici di ricaricamento sono attualmente in studio.

La torre, infine, sarà in grado di utilizzare sia le munizioni convenzionali che le munizioni guidate della famiglia Vulcano 155i di Leonardo.

Il sistema d’arma Vulcano

La torre HITFIRE è un ulteriore tassello alla famiglia di torri sviluppata e prodotta da Leonardo che include: la torre HITFACT MkII da 120 o 105mm, la torre HITFIST 30 nelle versioni crewed o Uncrewed Light (UL) e la torretta HITROLE da 12.7×99 mm e da 30x113mm.

Lo sviluppo autonomo della nuova canna da 155/52mm deriva da importanti investimenti che l’azienda ha realizzato negli ultimi anni sulle infrastrutture del sito di Leonardo a La Spezia, con l’obiettivo di sviluppare  nuove tecnologie e al contempo potenziare la capacità produttiva.

L’utilizzo di software innovativi – come nel caso del nuovo sistema per cui è stato utilizzato il più avanzato programma di modellazione meccanica per la simulazione virtuale di strutture complesse – e l’impiego di macchinari digitalizzati consentono infatti un’ottimizzazione dei tempi e dei costi di lavorazione, una riduzione del rischio tecnologico e risultati efficaci oltre a processi industriali più sostenibili.

Leonardo ancora una volta si dimostra all’avanguardia.

E’ infatti l’unica azienda in Europa in grado di produrre bocche da fuoco di diversi calibri sia nel dominio terrestre che navale: l’attuale produzione include sistemi da 20×102, 20×128, 25×137, 30×113, 30×173, 40/70, 76/62, 105/52, 120/44, 120/45, 120/55, 127/54, 127/64, 155/39 e 155/52.

L’obiettivo dei dirigenti di Piazza Monte Grappa è di  raggiungere una produzione di oltre 800 unità all’anno per rispondere a tutte le esigenze di mercato.

La sede di Leonardo a Roma

 

 

ALCUNE CARATTERISTICHE TECNICHE

La torretta monta una canna calibro 155/52 con Elevazione +70°, può sparare  30 granate ready-to-fire (180 cariche di lancio).

Ha un caricamento automatico capace di raggiungere tutte le elevazioni.

I range operativi sono fissati a 42 chilometri con Base-Bleed. A 70 chilometri se viene caricato un colpo Vulcano DAPS (Digital Artillery Pointing System)

Ha una grande celerità di tiro e la cadenza di fuoco max 10rds/min. Il  tiro in movimento su 360° Combat Peso Torre < 13 tonnellate e  Combat peso torre è < 13  tonnellate.

Dal punto di vista logistico c’è una comunalità con sensor suite e C5I già utilizzati dall’Esercito Italiano, integrabile con JDIFSS.

Ha un’architettura full NGVA, una comunalità suite elettronica con programma AICS.

Monta laser warning e lancia-fumogeni per autodifesa. Ha una difesa ravvicinata con HITROLE 30×113 (C-UAS) e un rifornimento logistico tramite veicolo esterno dedicato.

PROSPETTIVE FUTURE

Leonardo, che è partita 18 mesi fa da zero, continuerà nei prossimi mesi a testare il sistema, anche in stretta collaborazione tecnica con Iveco (proseguiranno gli incontri settimanali) per il montaggio sui mezzi cingolati e ruotati.

A metà del 2026 è in programma un primo prototipo per raggiungere una qualifica industriale tra le fine del 2026 e gli inizi del 2027.

Il programma è, come evidenziato dall’azienda, è tutto in divenire.

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