Napoli. Innovazione ed economia, innovazione e ricerca, innovazione e risorse umane, Un unico termine che può essere declinato in tanti modi e tempi: dal passato al futuro.

Un momento della giornata dedicata all’innovazione
Oggi a Napoli, nelle sale della Città della Scienza, il Gruppo Leonardo ha voluto raccontare come il mondo della scienza e della tecnologia si stia evolvendo rapidamente. “Leonardo Innovation Day. Talks, Awards, Exhibition” è stato il titolo della giornata di studio.
Partiamo dai dati. Nel 2017, gli investimenti di Leonardo per la ricerca e lo sviluppo sono stati pari a circa 1,5 miliardi di euro. Ovvero il 13% dei ricavi aziendali, a fronte di oltre 9 mila dipendenti direttamente impegnati in questa attività (tra Ingegneria e CTO, il Chief Tecnology Officer, ovvero tutto ciò che è legato al settore tecnologico pari a circa il 20% degli addetti complessivi dell’azienda.

L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo
Di questi, 6.200 sono basati in Italia e rappresentano quasi il 7% degli addetti alla ricerca e sviluppo del settore manifatturiero italiano e circa il 10% degli addetti impiegati nei comparti a medio-alta tecnologia che operano in Italia.
Per quanto riguarda la spesa, si registra un 16,8% del Gruppo in Italia, tra i settori ad alta tecnologia alta e medio-alta del Paese e il 10,9% del totale degli investimenti diretti nel settore delle imprese manifatturiere italiane.
Il portafoglio brevetti di Leonardo ha registrato un tasso di crescita annuo composto (CAGR) vicino al 5% nell’ultimo decennio. Circa il 19% dei brevetti nel portafoglio aziendale, inoltre, ha concorso al Premio Innovazione e, di questi, il 91% ha trovato applicazione nei sistemi, prodotti e servizi di Leonardo.
Inoltre, l’Azienda ha sviluppato un solido network con Enti di ricerca, Università e Piccole e medie imprese in un ecosistema dell’innovazione.
Non solo. Sono attivi oltre 200 progetti e partnership di ricerca con 93 Università e Centri di ricerca in tutto il mondo, di cui 48 in Italia. Sono coinvolte circa il 40% delle Università italiane.

Uno dei prodotti Leonardo, relativo alla cyber security
Tutti questi numeri evidenziano come, dunque, la ricerca stia dando i suoi frutti. Proprio ieri è stato celebrato il successo della sonda su Marte, risultato che ha visto anche un importante contributo di Leonardo che nei propri stabilimenti di Campi Bisenzio (Firenze) realizza la bussola che ha guidato la sonda stessa sul pianeta rosso.
La location di Napoli, come hanno evidenziato il presidente di Leonardo, Giovanni De Gennaro e l’amministratore delegato del Gruppo, Alessandro Profumo non è stato un caso. Qui, nella capitale del Sud, ci sono infinite eccellenze anche in campo scientifico.
Per quanto riguarda, ad esempio, il settore dello spazio con Telespazio (una joint venture tra Leonardo al 67% e Thales al 33% attiva nei servizi satellitari) che ha sede a Capua (Caserta) presso il CIRA. Qui si tengono attività operanti nell’ambito di programmi spaziali scientifici e nello sviluppo di missioni con micro satelliti.
La scienza non dunque piu’ una questione che riguarda solo gli addetti ai lavori, ma sempre piu’ entra nella società, nella vita di tutti i giorni.
Lo testimoniano gli apparati tecnici che, quotidianamente, utilizziamo. Ma altri, forse, molto presto utilizzeremo. Come i robot..
Gianmarco Verrugio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è considerato il padre della roboetica, E nel suo intervento ha evidenziato una serie di problematiche che vanno dal rischio cyber, visto che i nuovi robot viaggeranno su rete Internet, la gestione della sicurezza visto che vivranno nelle nostre case. Il nuovo robot avranno un “viso” ed un “corpo” delle fattezze umane. Ci aaranno anche problematiche “psicologiche” perchè il robot sarà un insieme di intelligenze umane.

Gianmarco Verrugio, del CNR
E per il suo utilizzo, saranno eliminati alcuni lavori? Non proprio, assicura Verrugio. I robot potranno fare attività piu’ onerose per gli uomini. I quali non perderanno di certo la loro identitaa’, restando i gestori e gli utilizzatori di queste macchine.
L’uomo e la scienza, così come nel passato ora nel futuro devono continuare a convivere perchè da tale convivenza deriva lo sviluppo economico del Paese.
Un Paese che ha consegnato alla storia non solo navigatori, santi e trasmigratori ma anche tantissimi inventori. Uno per tutti il celeberrimo Leonardo da Vinci, alla cui filosofia scientifica il Gruppo industriale si ispira.
Lo testimomia il Premio Innovazione Leonardo 2018. Sono stati presentati circa 750 progetti interni e registrati 24 mila contatti sul sito web istituzionale per gli universitari.
Ha vinto uno studio della Divisione Velivoli di Pomigliano d’Arco (Napol) sulla protezione delle parti strutturali dei velivoli dai processi di ossidazione.
In ogni progetto c’è stata una forte attenzione all’impatto ambientale.
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