Libano: da Salerno un ponte di solidarietà per la ricostruzione

Salerno. Da anni ormai il Reggimento Cavalleggeri Guide (19°) è impegnato ciclicamente a supporto della Missione di pace UNIFIL in Libano e da sempre coinvolge le istituzioni e la popolazione salernitana in una rete di solidarietà a supporto del Paese dei Cedri.

Anche nelle ultime settimane è stata importante la risposta che la Caritas delle Diocesi di Salerno e Sant’Angelo dè Lombardi, i Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Luogotenenza per l’Italia Meridionale-Tirrenica e privati cittadini hanno dato per supportare nella solidarietà il popolo libanese così gravemente afflitto da una sempre crescente crisi economica, dal disastro dell’esplosione avvenuta nel porto di Beirut e dalla pandemia.

L’attenzione di Papa Francesco, che ha voluto inviare il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, è il segno della direzione che l’Occidente e tutto il mondo devono avere verso questo paese chiave per la stabilità del Vicino Oriente.

Giornata di preghiera per il Libano

Già a gennaio dello scorso anno il Cardinale Parolin, Capo della Diplomazia Vaticana, aveva particolarmente apprezzato ed incoraggiato con una lettera al Generale di Brigata Diodato Abagnara, allora Comandante della Joint Task Force Lebanon Sector West, l’Interreligious Meeting promosso dall’ONU nella base di Shama (sul confine con Israele, ndr) quale strumento di dialogo e promozione per una fattiva collaborazione alle comuni problematiche sociali e politiche dell’area.

In un certo senso la realtà salernitana ha colto ed anticipato quanto oggi all’attenzione dei massimi livelli del fare diplomatico e dell’intervento internazionale, percependo che l’attività di supporto umanitario rappresenta la password per bene operare alla costruzione della stabilità, in un contesto afflitto da variegate animosità.

Confermandosi come capofila, il “Modello Salerno” continua ad essere di supporto e sicuramente sarà oggetto di riflessione politica ed accademica per indirizzare e proporre un metodo di intervento e sostegno umanitario concreto ed efficace.

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