Shama (Libano del Sud). I Caschi Blu italiani di UNIFIL e la città di Forlì veicolano la solidarietà dei cittadini per il sostegno allo sport femminile nel Sud del Libano
La città forlivese, legata ai Caschi Blu italiani di ITALBATT, costituito su base 66° Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste, unità di manovra del contingente italiano di UNIFIL nonché cittadino onorario di Forlì, hanno aderito al progetto “Forlì per il Libano“ lanciato dal sindaco Zattini quale impegno concreto a favore della popolazione libanese.
Il progetto si inquadra nell’ampia opera di sostegno alla popolazione locale condotta nella terra dei cedri dal contingente italiano, a guida Brigata Aeromobile Friuli, che è impegnato nella missione Leonte attivata dalle Forze Armate italiane a seguito della risoluzione 1701 emanata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nell’agosto del 2006.
I miltari italiani di ITALBATT hanno veicolato la generosità dei forlivesi, che si sono mobilitati per il progetto, aderendo alla richiesta della squadra di calcio femminile di Tiro – una delle città più grandi e importanti di tutto il Libano – la cui presidentessa, Sarah Dbouk, attraverso il sindaco di Tiro, ha chiesto ai militari italiani impiegati sul territorio la possibilità di poter ricevere una fornitura di completi ufficiali al fine di poter prendere parte ai tornei di calcio nazionali di prossimo svolgimento.
Il team delle “SuperGirls”, è una giovane società fondata nel 2019 da alcune intraprendenti ragazze spinte dall’impegno, dalla passione e dal profondo attaccamento ai valori universali dello sport.
La squadra di calcio, grazie alla presidentessa e al suo piccolo staff, ha dato vita a una realtà di integrazione sportivo-sociale attirando molte ragazze che hanno dato vita ad un gruppo ben affiatato e amalgamato nella pratica di uno sport che fino a qualche anno fa veniva visto esclusivamente appannaggio dei ragazzi.
Il Colonnello Marco Licari, Comandante di ITALBATT, ha dichiarato che “Tale donazione è il frutto della generosità della Città di Forlì e del tessuto sociale-territoriale dove il 66° Reggimento vive e questa, in particolare, è stata resa possibile anche grazie alla solidarietà dimostrata da alcune realtà manifatturiere insistenti nel territorio emiliano romagnolo che si sono subito mostrate entusiaste del progetto e si sono prontamente messe al lavoro per produrre i completini e i calzettoni sportivi necessari. Siamo tutti orgogliosi di queste ragazze che ci fanno sognare e ci indicano chiaramente quale sia la strada da percorrere”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA