Libano, esercitazioni militari di Israele al confine. Tel Aviv si prepara ad eventuali attacchi di Hezbollah

Tel Aviv. Se non con un piccolo preavviso, Israele ha iniziato esercitazioni militari nella frontiera con il Libano. Le ultime si tennero nel 1998. Si tratta di un teatro che, per il Paese medio orientale potrebbe costituire territorio di scontro. Basti pensare all’ultima guerra scoppiata il 12 luglio 2006.

La guerra del 2006 causò la morte di 1300 libanesi

Un che ha visto Israele contro le milizie filo iraniane Hezbollah vide la morte di 1.300 libanesi e di 165 israeliani, dopo 33 giorni di combattimenti.

Gli scontri iniziarono quando militanti di Hezbollah esplosero razzi Katyusha e colpi di mortaio verso alcune postazioni militari israeliane di confine, come diversivo per tentare di sviare l’attenzione su un’altra unità entrata in Israele per effettuare un attacco a due Humvee che stavano pattugliando il lato israeliano della rete di confine.[

Dei sette soldati israeliani presenti nei due mezzi colpiti, due furono feriti, tre uccisi e due prelevati e portati in Libano.. Altri cinque furono uccisi durante un tentativo di salvataggio.

Israele rispose con bombardamenti aerei e cannoneggiamento con mezzi d’artiglieria in Libano, danneggiando l’Aeroporto Internazionale di Beirut Rafic Hariri che, secondo Israele, Hezbollah usava per l’importazione delle armi, con un blocco strategico aereo e navale e con un’invasione via terra del sud del Libano.

Nel frattempo Hezbollah aumentò il lancio di razzi verso il Nord di Israele e ingaggiato intense operazioni di guerriglia con le Forze di Difesa Israeliane (IDF).

Soldati israeliani con le bandiere del Libano e di Hezbollah catturate

L’11 agosto 2006, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvò all’unanimità la Risoluzione 1701 in uno sforzo per far cessare le ostilità.

La risoluzione fu poi approvata sia dal Governo israeliano che da quello libanese. In essa si chiedeva il disarmo di Hezbollah ed il ritiro delle truppe israeliane dal Libano, con lo spiegamento di soldati libanesi e di una Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL) nel sud del Libano.

Decine di unità delle Forze Armate sono in queste ore in movimento. Sono stati mobilitati anche migliaia di riservisti.

L’obiettivo dell’esercitazione che durerà una decina di giorni è quello di preparare le truppe contro un’eventuale infiltrazione di militanti di Hezbollah dal Libano. Così come i soldati israeliani si prepareranno per gestire l’eventuale evacuazione di 250 mila civili israeliani e respingere la guerriglia sciita.

Milizie Hezbollah

Alcune unità israeliane simuleranno di essere dei gruppi di attaccanti ed altri simuleranno tutte le tecniche per far fuggire i civili.

Il Governo Netanyahu teme che al termine della guerra siriana migliaia di combattenti di Hezbollah che sostengono il Presidente siriano Assad si rischierino in Galilea e nelle Alture del Golan. Per questo il premier ha chiesto all’ONU di far rafforzare all’UNIFIL la vigilanza sulla milizia filo iraniana.

L’intelligence militare israeliana spiega che Hezbollah ha a disposizione un arsenale militare di 100 mila razzi a corto raggio e vari migliaia di missili che possono raggiungere la zona centrale del Paese, dove si concentra la metà della popolazione intorno a Tel Aviv.

Secondo i responsabili del Comando Nord dell’Esercito questi razzio potrebbero essere stati modificati in laboratori sotterranei del Libano del Sud.

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